Parte dell’opposizione chiede la restituzione della 5a rata Tari e denuncia l’ostruzionismo in consiglio comunale

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Continua la discussione sulla restituzione della 5a rata indebitamente percepita dal comune di Caivano per le annulità 2017 e 2018.
 
Nel consiglio comunale del 7.04.2022, interamente dedicato alla questione rifiuti, si è parlato anche delle eventuali responsabilità rispetto al presunto danno erariale per perdita di entrate dovute all’emissione della 5 rata TARI anno 2017 e all’emissione degli avvisi TARI anno 2018 per l’applicazione delle tariffe 2017 oggetto di annullamento da parte del TAR Campania e del Consiglio di Stato, presentata dal partito del sindaco Articolo Uno a firma del consigliere Antonio Perrotta.
Questo quanto evidenziato dal consigliere comunale Antonio Angelino, che con parte dell’opposizione ha anche fatto affiggere dei manifesti:
 
Subito dopo la discussione del punto e poco prima della fase di votazione, grazie ad un’apertura dello stesso proponente, il Presidente del consiglio ha rinviato il punto impendendo al consiglio comunale di potersi esprimere in sede di votazione.
Sinceramente trovo grave oltre che oltraggioso nei confronti dei cittadini contribuenti aver rinviato, e spero solo rinviato, la votazione di una mozione che interessa i risparmi dei cittadini caivanesi su un tema – restituzione 5 rata TARI (tassa della spazzatura) anno 2017 – già troppe volte affrontato (ormai più di 1 anno fa) grazie alle nostre interrogazioni consiliari ed oggetto in quelle sedi di molteplici impegni assunti dall’amministrazione circa la restituzione delle spettanze non dovute ai nostri concittadini.
Ancora più grave se consideriamo che il rinvio della votazione sia avvenuto grazie all’apertura del partito del sindaco Articolo Uno che per il tramite del consigliere Perrotta, da qualche settimana delegato dallo stesso Enzo Falco nel consiglio d’ambito Napoli 1 ossia l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ATO Napoli 1.
Non vorremmo che i cittadini pensassero che il rinvio, si spera solo temporaneo, sia dovuto alla scelta compiuta dal sindaco nei confronti del consigliere del suo stesso partito.
 
Ci auguriamo pertanto che nel prossimo consiglio comunale si possa dar seguito a quanto già più volte affrontato, e noi dai banchi dell’opposizione non mancheremo di impegnare nuovamente l’amministrazione a porre in essere l’immediata RESTITUZIONE delle somme INDEBITAMENTE riscosse (2017 e 2018) – non attraverso l’ennesima richiesta di restituzione da parte dei cittadini – in maniera automatica RIMBORSANDO o in alternativa COMPENSANDO i cittadini sul pagamento della TARI 2021.
Siamo stanchi delle chiacchiere, degli slogan da campagna elettorale e degli impegni improduttivi, #CaivanoConta è il tempo di dimostrarlo.
 
In ultimo una riflessione personale:
trovo mistificanti le bugie del sindaco nella conferenza stampa di ieri soprattutto relative al PEF 2021, non avere la forza di dichiarare la verità sull’aumento della TARI è davvero deprimente e le sue risposte tentennanti – con il consueto scarica barile sulle passate amministrazioni – sono concreta dimostrazione di mala fede. Inoltre trovo squallida e strumentale la campagna di comunicazione attuata sulla TARI, che ha l’obiettivo di confondere l’opinione pubblica traendo un vantaggio politico, trasformando l’utilizzo dei bonus covid tesi a sterilizzare gli effetti dell’aumento ed esentare determinati redditi ISEE dal pagamento dell’imposta (scelta operata in tutti i comuni d’Italia) in un risultato politico strutturato dell’amministrazione di Enzo Falco. Fare sciacallaggio e speculazione politica anche sul covid è davvero stucchevole, su un argomento così serio, sarebbe bastata semplicemente la verità (questa sconosciuta).

 

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