Tra l’arte e la mia vita, Enio Dentale si racconta

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La mia esigenza del fare arte nasce dal costante desiderio di costruire qualcosa di mio. Per la singolarità del nome che ho, nell’arte sono conosciuto come semplicemente Enio. Nella totalità sono Enio Dentale, ho 24 anni, abito e cresciuto a Caivano e disegno. Sono cresciuto in una famiglia agricola, umile di periferia. La mia storia con l’arte, ma in primis con il processo artistico non è avvenuta in senso familiare, non ho avuto nessuno esponente che mi abbia influenzato.

L’avvicinamento all’arte nasce per caso

Da piccolo mi fu riconosciuta un anomala vivacità rispetto la media, ero un concentrato di energia repressa che trovava sfogo nel fare guai. Sotto osservazioni di medici venne rivelato che ero affetto da ADHD. Dopo delle cure fallimentari venne suggerito di praticare delle attività che potessero canalizzare la mia energia. Lo sport e l’arte furono il canale che mi hanno permesso di canalizzare e creare una forma mentis. Mi capitava di iniziare a disegnare da bambino quando le giornate finivano, dopo gli allenamenti, di notte mentre tutti a casa dormivano.

Ho dimostrato una propensione al disegno da subito

Ho alimentato a tratti questa passione fino all’adolescenza quando mi è capitato di vivere un momento di crisi perché nella scelta delle superiori non avevo chiaro cosa avessi voluto fare. A 14 anni mi ritrovai a cambiare in totale due istituti in un anno, istituto tecnico e liceo linguistico. Capii che la mia strada non era in questo percorso formativo, e intanto alimentavo lo studio della storia dell’arte, mi ispirava leggere di menti capaci di creare dall’indefinito opere pregevoli. Mi capitava di marinare la scuola perché volevo osservare delle opere dal vivo nei musei a Napoli. Con la totale opposizione dei miei genitori decisi di scrivermi in ritardo al liceo artistico poiché sentivo di voler rischiare di accrescere questa passione perché credevo di avere abbastanza potenziale.

Durante il liceo, a 16 anni feci la mia prima esposizione nel paese

In quegli anni riuscii ad avere diverse commissioni di privati e di scuole pubbliche che mi permisero di investire nei materiali per l’apprendimento della disciplina. Negli ultimi anni di liceo mi iscrissi ad un corso intensivo d’arte che frequentavo dopo terminato gli studi. Terminato il liceo mi iscrissi all’accademia di arti figurative: scuola internazionale di Comix di Napoli con conseguimento illustrazione. Durante il percorso formativo mi esibivo tra la folla nei diversi contest, tra locali e strade. Realizzai a 21 anni la vetrata sull’altare della chiesa rinascimentale di Casolla in memoria dell’ingegnere Peluso. Opera pubblica ancora presente. Durante il Covid completai la triennale con la possibilità di accedere ad un Master.

L’ arte durante la pandemia 

Proprio nel periodo di restrizioni fu messo a dura prova la mia serenità creativa, tanto che decisi di abbandonare la possibilità di master dedicandomi ad un lavoro supplementare. Dopo un viaggio a Vienna ritrovo tra i massimi esponenti il desiderio di rimettermi in gioco; grazie alla possibilità di aver trovato uno studio creo ALMA. Un opera con una dimensione fuori le modalità che di solito usavo sfruttare (155cm x 140 cm).

Per realizzare quest’opera mi sono avvalso di grafite, colla, acrilico e foglie oro. Ho deciso di registrare il mio lavoro e di divulgarlo sulle piattaforma social. Successivamente L’opera è stata selezionata per poter partecipare alla mostra internazionale d’arte contemporanea con partner UNESCO a Rovereto, Trentino. Nonostante causa alcuni professionisti Alma abbia subito un grave danno durante il tragitto, con lesione di tagli riportati e la possibilità di non partecipare alla mostra ALMA è presente dall’11 Giugno all’ 11 ottobre 2022 presso Campana dei Caduti, in Trentino. su 151 artisti presenti in 33 nazioni sono il più giovane ad aver esposto.

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