Il marito si ammala, la moglie decide di donargli un rene. La storia di Pasquale e Stefania

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Questa è la storia di due concittadini che hanno lasciato Caivano per poter trovare lavoro a Modena. Precisamente nel 2007, quando il signor Pasquale Castaldo è stato costretto a lasciar la famiglia, dopo essersi ammalato per cercare lavoro al nord, per poi essere raggiunto solo dopo un anno dalla moglie, con figli di 8 e 6 anni.

Se oggi è in salute, è perché la moglie, Stefania Carbone, gli ha donato un rene. La loro storia infonde coraggio e speranza per tante persone ed è per questo che abbiamo voluto raccontarvela. Il signor Pasquale appena trasferitosi trovò lavoro come impiegato e la moglie successivamente come operaia nella stessa azienda metalmeccanica. Oltre a condividere una famiglia, ed un lavoro, i due hanno vissuto insieme anche un’esperienza che ha rafforzato il loro legame.

Il primo trapianto 

Nel 2004, Pasquale ha avuto dei problemi di salute, e ha subito un primo trapianto, ricevendo un rene da una persona che era deceduta e aveva acconsentito all’espianto degli organi. Quell’operazione gli è costata 4 anni di emodialisi, e dopo 15 anni, è ritornato in dialisi peritoneale a casa per altri tre anni.

Dopo tanta sofferenza, la moglie Stefania, decide di donare uno dei suoi reni. Così dopo aver fatto tutte le analisi scoprono che è perfettamente compatibile al signor Pasquale. 
Un trapianto è un’operazione delicata per entrambi, così vengono seguiti da uno psicologo come da protocollo e tra medicina legale e tribunale di Modena riescono ad ottenere il consenso per l’intervento. Il 21 settembre scorso al Policlinico di Modena, entrambi i coniugi sono stati ricoverati e la moglie ha donato il suo rene per rendere una vita migliore al marito. La signora Stefania è stata dimessa dopo tre giorni dall’espianto, Pasquale è rimasto in ospedale per altri 12. 

Il trapianto è andato bene! 

Solo oggi è iniziata una nuova vita per lui, che ha voluto condividere con tutti: “Il trapianto è andato bene –ha raccontato il signor Pasquale– c’è un’aria nuova e di gioia in famiglia, vediamo la gioia negli occhi nei nostri figli. Piano piano ci stiamo riprendendo dall’intervento. Che dire! Il trapianto è vita. Viva la vita”. 

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