Telecamere della videosorveglianza distrutte, un progetto ormai fallito

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Totale stato di abbandono nei terreni del prolungamento di via Scotta e altre aree, come via Sant’Arcangelo, dove le ultime telecamere attive del progetto di videosorveglianza sono state completamente distrutte.

Un fallimento per l’intero lavoro svolto da anni da chi in passato si è occupato di sorvegliare la zona, grazie a cui è possibile risalire anche a delle utilissime informazioni ai fini di indagini specifiche.

Attualmente, i controlli sono rasi al suolo, non solo non sarà possibile risalire ai responsabili degli sversamenti illeciti, ma anche ad altre azioni di micro o macro criminalità. Senza sentinelle sul territorio, senza la presenza di forze armate, non si va da nessuna parte. 

 

Un progetto da 100mila Euro totalmente sprecato, che non è mai stato reso attivo definitivamente sempre a causa di cavilli burocratici e impedimenti esterni, come la distruzione appunto delle telecamere attaccate ai pali. 

Impossibile non pensare alle conseguenze di tutto questo, di chi si sente autorizzato a commettere le azioni più spietate perché sa di non essere controllato. Intanto, il tempo passo e niente si fa ovvero si riesce a fare per evitare tutto questo. 

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