In attesa che venga intitolato il mercato…successo per ‘Tutto per mio figlio’

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Raiuno torna a proporre un film-tv di impegno sociale, tratta da una storia vera, in Campania, e con protagonista uno dei volti più amati della fiction italiana. Tutto per mio figlio è il nuovo titolo proposto dalla prima rete Rai, con Giuseppe Zeno nei panni del protagonista, un uomo che si è opposto alla camorra per il bene della propria famiglia e della propria comunità, pagando con la vita.

Il risultato è stato straordinario con 3.437.000 spettatori (share 19,89%).

Il film nasce da una storia vera e proprio a Caivano, da diversi, forse troppi mesi, si sta tentando di intitolare il mercato comunale proprio a Federico Del Prete.

La Storia

Si parla di un venditore ambulante che si oppone alla camorra e fonda un sindacato. Il suo coraggio, però, lo mette anche in pericolo: ma Raffaele non si vuole fermare

Raffaele è un allevatore che “fa” i mercati, mestiere che ha ereditato da suo padre. Tutti giorni si sveglia prima dell’alba e percorre anche decine di chilometri per vendere gli animali che lui stesso ha allevato. Una vita dura, che però lui affronta a testa alta con il piglio di chi sa di far bene il suo lavoro.

Purtroppo però i tentacoli della camorra non risparmiano nemmeno il suo settore. Ogni settimana Raffaele e i suoi colleghi sono vittime del racket criminale, che impone loro il pizzo e vessazioni di ogni tipo. Fino a quando, un giorno, Raffaele decide di ribellarsi. Fonda un sindacato e, con la sua forza d’animo contagiosa, convince i suoi colleghi a iscriversi. La camorra cerca in ogni modo di farlo smettere, prima con offerte e poi con minacce e intimidazioni.

Ma Raffaele ha detto agli iscritti del sindacato che avrebbe difeso i loro interessi, e ha una parola sola. Per questo viene ucciso. Raffaele Acampora era una persona comune, ha detto no, ha resistito, pagando con la vita il suo coraggio e il suo senso di giustizia.

La vera storia, quella di Del Prete

Il film nasce da una storia vera, quella di Federico Del Prete di Frattamaggiore e ucciso a Casal di Principe.

Così lo descrive il figlio Vincenzo: ‘Un uomo semplice, un lavoratore, un ambulante, un padre di famiglia, un amico per molti è un nemico per tanti altri.

Un onesto lavoratore, che cercava di guadagnarsi da vivere onestamente, per poter sfamare la propria famiglia composta da ben sette figli.
Un giorno decise di lottare contro il malaffare, tutelando il proprio lavoro di ambulante su aree pubbliche.
Lottando contro istituzioni e non, perché il marcio era da per tutto.
Per lo Stato Italiano Medaglia d’oro al Merito civile:
‘Per aver combattuto battaglie di legalità da sindacalista per gli operatori del settore del commercio ambulante, fin a l’estremo sacrificio.’
 

Il mercato di Caivano

Da oltre un anno è partita l’iniziativa per intitolare il mercato comunale di Caivano a Federico Del Prete. Il figlio Vincenzo insieme ad altri mercatali con l’aiuto e l’interessamento del consigliere comunale Antonio De Lucia hanno protocollato formale richiesta ad agosto scorso, ma sembra che tutto sia arenato.

Sabato presso la chiesa al Parco Verde con Padre Maurizio Patriciello alcuni parenti saranno ospiti per il premio Borsellino che si svolgerà proprio all’interno della chiesa.

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Pasquale Gallo, nella comunicazione da più di vent’anni, ha studiato Marketing e Quality e cura diverse campagne pubblicitarie regionali. Giornalista pubblicista dal 2007, ha sempre scritto di sport, partendo da testate cartacee come Cronache di Napoli, Il Roma e Il Partenopeo, entrando nel web fondando Pianetanapoli nel 2006. Ad oggi oltre ad essere editore di Zona Calcio, portale e trasmissione radiofonica, collabora con TuttoCasertana e Capri Event Tv. Nel 2015 fonda IlgiornalediCaivano.it che non è solo un progetto editoriale, ma un vero punto di riferimento per l’intera cittadinanza con un continuo interagire attraverso email e social network.

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