Giunta comunale: mutatis mutandis…nulla è cambiato

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Solo qualche illuso poteva immaginare uno scenario diverso da quello che è effettivamente accaduto. Il sindaco Falco ha praticamente rinconfermato in toto la vecchia giunta, salvo qualche variazione di deleghe.

Un esito ampiamente prevedibile e scontato, visto il  monotono rituale seguito anche in questo caso per quello che appare a tutti gli effetti una pessima messa in scena.

Le solite riunioni di maggioranza, incontri bilaterali, le liste dei nomi, secondo i soliti schemi. Tutto discusso e risolto nelle segrete stanze del palazzo, inaccessibili e impenetrabili a chiunque voglia seriamente dibattere delle sorti del paese.

Per il sindaco Enzo Falco va tutto bene, non vede buche, caditoie ustruite, rifiuti, strade dissestate e strutture pubbliche chiuse.

Una narrazione che cozza con quanto vivono ogni giorno i cittadini e con le poche voci libere che sono accusate di fare false informazioni e di distorcere i fatti o peggio di mestare nel torbido.

Carmine Peluso

Da questa finta crisi amministrativa escono malconci i consiglieri Del Gaudio e De Lucia che qualche dubbio lo avevano sollevato, mugugnano, invece, i consiglieri ex Orgoglio Campano che avrebbero voluto mantenere per loro la delega ai lavori pubblici gestita dall’assessore Carmine Peluso.

Non portano niente a casa i consiglieri ex Noi Campani che avevano aperto la crisi chiedendo l’azzeramento dell’esecutivo con una lettera al sindaco, stesso dicesi per il M5S che mantengono l’assessore, però, con la perdita di alcune deleghe, guadagnando quella allo sport.

L’Avv. Pippo Ponticelli

Tutto da decifrare invece il ruolo del consigliere Pippo Ponticelli dilaniato dal dubbio amletico se sostenere la maggioranza oppure dar seguito alle sue denunce a mezzo audio. Solo Freud potrebbe ricomporre l’incerta identità dell’avvocato Ponticelli.

Da questo tornante della vita politica caivanese esce rafforzato il sistema di potere costituito dal Pd e Italia Viva, con la ruota di scorta di Articolo Uno. Sono sempre loro che danno le carte, così si dice in gergo, e appena c’è qualsiasi fibrillazione c’è sempre lo spettro optato dal sindaco, quello di andare tutti a casa.

Oggi esito assai improbabile.

Per adesso si continua come prima in attesa del vero banco di prova, dove le presenze fattive in consiglio comunale serviranno, rappresentato dall’approvazione del prossimo bilancio dove occorrono 13 voti per continuare a governare.

Solo quel giorno sapremo se i malpensanti, mugugnatori e detrattori sono rientarti all’ovile.

In attesa i cittadini si possono consolare seguendo le indicazioni culinarie del sindaco Falco: migliaccio, fegatelli ca’ rezzetella e la foglia di alloro, a ‘noglia, tortino di baccalà e patate, insalata di rinforzo, pizza con la scarola e non ultimo O ‘mbruoglio.

In attesa delle importanti indicazioni per Pasqua.

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