Il sindaco Falco, il Benin e noi

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Il 12 gennaio di quest’anno l’attuale sindaco di Caivano, Enzo Falco, postava sul profilo social una foto che documentava l’incontro del capo dell’amministrazione e di alcuni componenti della giunta con il dott. Giuseppe Gambardella, console del Benin a Napoli.

Non abbiamo nessuna conoscenza di questo piccolo Stato africano collocato tra il Togo e la Nigeria, ma dopo alcune ricerche abbiamo scoperto che vanta una popolazione di circa 12 milioni di abitanti dove la lingua più parlata è quella francese e ha il prodotto interno lordo di circa 18 miliardi di dollari.

Il post della giunta comunale con il console del Benin

Secondo i dati della banca mondiale ha un tasso di povertà vicino al 50%, oltre all’altro problema, cioè, la presenza di al Qaeda, molto attiva in Sahel da 7 anni con devastazioni in tutta la regione.

A queste notizie attinte da Wikipedia si è aggiunto un reportage pubblicato, il giorno successivo dell’incontro del sindaco Falco con il console del Benin, nel supplemento della Repubblica Il Venerdì a firma di Valerio Giacoia.

Il reportage ci descrive una realtà presente nela provincia di Dassa, dove migliaia di bambini prelevano grandi massi dalle cave di granito per pochi spiccioli per ridurli in pezzetti. Una sorta di ghiaia venduta a piccoli e nudi imprenditori.

Per accumulare 1 quintale di sassolini i bambini impiegano una giornata. Ogni 100 kg di sassolini ai bambini vengono riconosciuti 1000 franchi Sefa, la moneta del Benin che equivale a meno di 1,52 €.

Questi piccoli schiavi, senza diritti e senza salari spesso si ammalano. I polmoni si riempiono di polvere, schegge negli occhi e mani rovinate. Questa la condizione dei bambini della provincia di Paouignan.

Una situazione che certamente sarà stata a conoscenza del dott. Gambardella a cui speriamo che il sindaco falco invii una missiva nella quale si esprima tutto lo sdegno dei cittadini di Caivano per le ignobili condizioni a cui sono sottoposti i bambini del Belin.

Sarebbe un grande esempio a sostegno delle donne, dei bambini, degli anziani che lottano quotidianamente contro la povertà, violenze, guerre e oppressioni.

Il servizio completo de Il Venerdì

 

 

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