Caso Raffaele Arcella, ancora indagini in corso

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Dopo più di un anno dalle indagini avviate dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la sospensione dall’impiego del chirurgo bariatrico Stefano Cristiano, indagato dalla Procura di Santa Maria per omicidio colposo e falso in atto pubblico in relazione a tre casi di malasanità: Angela Iannotta (ridotta in fin di vita) Raffaele Arcella (il 29enne di Caivano, deceduto) e il 69enne Francesco Di Vilio (deceduto). Tutti e tre hanno ricevuto un’operazione allo stomaco dal dottor Cristiano. 

Cristiano, nonostante le due indagini e sebbene fosse imputato nel tribunale di Nola per il caso di Raffaele Arcella, ha continuato a lavorare e operare presso la clinica Villa del Sole di Caserta e a Villa Letizia a L’Aquila, dove sono avvenute le operazioni sospette.

Dalle indagini realizzate dalla Polizia (Commissariato di Marcianise) è emerso che Cristiano avrebbe alterato la cartella clinica della Iannotta, falsificando la firma della ragazza per il consenso di una delle due operazioni subite allo stomaco. Le indagini sugli episodi che hanno coinvolto la Iannotta e Di Vilio sono partite in seguito alle denunce dei familiari delle vittime, assistiti dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, mentre i genitori di Raffaele Arcella sono seguiti dal legale Fernando Maria Pellino. 

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