L’altra Caivano che c’è. Che il bene faccia più rumore del male

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Senza dubbio il bene fa meno notizia del male. I fatti di cronaca incuriosiscono l’opinione pubblica con i mass media che ad ogni costo, poi, cercano tutte le sfaccettature di un luogo, di un popolo.
Caivano è sotto i riflettori, da tempo, e bisogna dire anche giustamente. Ci siamo abituati al brutto, la gente denuncia poco, si gira sempre all’altro lato e negli anni la città è diventata sempre più poco vivibile, grazie anche a una politica, anche locale, assente e sempre più con interessi personali.
 

Il ruolo della chiesa e di Padre Maurizio Patriciello

la denucia con le cartoline con i bambini morti di tumore
Padre Maurizio Patriciello ha assunto negli anni un doppio ruolo, sacerdote e paladino della città. Da tanti non è ben visto, molti lo vorrebbero solo un prete di periferia, ma è da dire che senza il suo intervento, le sue denunce, il suo sbraitare in pubblico, probabilmente il processo di peggioramento di Caivano avrebbe accelerato il suo corso.
Le lotte ambientaliste, quelle alla camorra, alla droga, alla violenza giovanile, all’istruzione, sono state, sempre, la spina nel fianco, di politica, istituzioni, e corpi speciali che ad un certo punto non hanno più potuto ignorare quello che accadeva a Caivano.
La denucia di rifiuti all’ex Delphinia
Molti si indignano che il nuovo decreto sicurezza e per i reati legati ai giovani porta proprio il nome di Caivano. Sinceramente, probabilmente, non vivono con attenzione a Caivano. Un paese fantasma. La sera il corso è deserto, poche le attività aperte che hanno resistito alla trasformazione, in peggio, del paese. Un corso Umberto I, quello principale, che era diventato di notte una pista per motociclette e auto, per non parlare di via De Nicola con via Diaz che era la seconda pista cittadina, con auto che facevano il cambio rotta a tutta velocità alle rotonde. Fortunatamente ora c’è il controllo delle forze dell’ordine.
Alcuni insegnanti cittadini, persone fuori ogni logica, si permettono addirittura di obiettare alla denominazione ‘Caivano città fantasma’, probabilente perchè vivono poco la mattina e pochissimo il pomeriggio, per poi rintanarsi a casa.
 
Tutto questo che è sotto gli occhi di tutti, però non vuol nascondere o cancellare la stragrande maggioranza dei caivanesi perbene, tanti lavoratori, molti vere eccellenze.
In questi anni la minoranza ha preso il sopravvento, il brutto ha invaso Caivano, ma ora la maggioranza deve riprendersi la città e far rifiorire un paese che ha tante bellezze.
 

Abbiamo voluto prendere degli esempi per la rinascita.

Sta spopolando sui social il video di Fabio Di Bonito, conosciuto a Caivano come Fabio Tex, titolare del pub De Gasperi Bistrot , la denuncia amara è di quello che stiamo analizzando, il suo è rimasto l’ultimo pub della città, attività curata e difesa con lavoro e qualità da circa 9 anni, ma lo stesso parla di una Caivano allo stremo e delle difficoltà ad avere una attività sul territorio.
Dicono di loro: Il De Gasperi è uno dei migliori pub della zona, prodotti di ottima qualità abbinati a personale attento, gentile e amichevole! La politica del panino di qualità e non di quantità, è il giusto compromesso per chi vuole concedersi anche qualche assaggio in apertura oltre che in chiusura, con gli ottimi dolci consigliati dalla premurosa ragazza che si è occupata di noi ! È chiaro che è gestito da persone che fanno questo lavoro con impegno e passione…
 
 
Lavoro sul territorio, per la rinascita, è fatto da diversi anni dall’associazione Sveglia Caivano del patron Nino Navas. Molte le iniziative durante gli anni, dalle consultazioni per i primi passi del cambiamento con lo slogan ‘CAIVANO CAMBIA COL TUO ESEMPIO, NON CON LA TUA OPINIONE’, alla pubblicità per promuovere le attività del territorio, alla fattiva collaborazione con la parrocchia San Pietro con Don Peppino Esposito per la mensa Julia, alla realizzazione del Premio Caivano dove annualmente vengono premiate le eccellenze locali.
Proprio l’associazione Sveglia Caivano ha organizzato per martedì 19 settembre alle 20.00 – presso l’auditorium dell’istituto scolastico Milani un’assemblea pubblica denominata
“CHE IL BENE FACCIA PIU’ RUMORE DEL MALE!”
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare per condividere insieme le iniziative e le esperienze di promozione sociale e culturale che numerose si svolgono anche nella nostra città, nonostante le tante difficoltà, da parte di tanti uomini e di tante donne che agiscono nel silenzio, lontano dai riflettori. Una preziosa azione quotidiana che rappresenta la vera anima della nostra comunità a cui dobbiamo dar voce.
Il patron Navas, vicepresidente della zona Asi Caivano parla dell’iniziativa’: Vogliamo parlare di scuole che sono un modello – nonostante siano in un territorio di frontiera – di imprese, di artisti, di professionisti che si fanno onore in tutta Italia ed anche all’estero. A chi giova una narrazione monotematica che è solo una parte della realtà?
Nessun vuol negate i problemi, spesso drammatici, ma vi è semplicemente la necessità di raccontare che c’è anche dell’altro: energie che con tenacia si battono per un futuro migliore. E’ venuto il tempo di consolidare maggiormente la rete dei cittadini attivi, ma anche di moltiplicare gli sforzi, affinché il bene – anche a Caivano – faccia più rumore del male!
Tanti gli artisti che negli anni hanno fatto visita a Caivano, la gran parte sempre dopo l’invito di padre Maurizio Patriciello, nessuno si è mai tirato indietro alla presenza su un territorio difficile, e gratis. Possiamo ricordare Gigi D’Alessio, Nino D’Angelo, Rocco Hunt, addirittura Peppino Di Capri venne a fare un concerto in chiesa.
La bellezza chiama bellezza e bisogna approfittare per allontanare il male.
 
Ultimamente, il 31 agosto, anche l’attore Gianfranco Gallo ha dato la sua disponibilità per Caivano, con il teatro. Chissà che non possa nascere qualcosa a breve, casomai coinvolgendo un’altra eccellenza del territorio come Crescenzo Autieri, la sua compagnai di teatro e la sua struttura. Una persona che vista l’incuria del territorio, la mala gestio della politica, si è costruito a proprie spese un piccolo teatro.
Anche questa è CAIVANO!

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