Decreto Caivano? Forse meglio denominarlo Decreto Periferie…

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In questi giorni siamo restati tutti sconvolti dalle notizie e dalle immagini relative a quanto avvenuto in un comune dell’hinterland partenopeo. La gravità di quanto avvenuto ha indotto la premier Meloni a visitare (non senza inopportuna amplificazione mediatica) il comune in questione, e il governo a varare misure molto severe (non entro, ad esempio, nel merito di quelle relative alla scuola) contro minori che si rendano protagonisti di azioni violente (per semplificare).

Il decreto viene comunemente indicato come DECRETO CAIVANO anche se, a dire il vero, riguarda in larga parte tutta Italia (come ad esempio i provvedimenti contro il drop out), anche se sembra destinato tutto e solo al centro campano. Ma Caivano non è solo il dismesso centro sportivo o Parco Verde…

Ho partecipato in qualità di relatore, qualche mese fa, alla fase finale di un concorso scolastico (alunni di tutte le età e di tutta Italia), promosso dalla APS TASS (Turismo, Ambiente, Sport e Spettacolo) di Caserta, con in il patrocinio del Comune di Caivano, dedicato quest’anno all’anziano “Ieri, oggi, domani”, una due giorni cui hanno partecipato studenti e docenti delle scuole vincitrici provenienti da tutta Italia.

Nella due giorni (26-27 maggio 2023) – aperta a tutte le scuole e ai cittadini si sono alternati esperti medici e fisiatri, biologi, farmacisti, educatori, i quali hanno trattato il tema e le problematiche dell’anziano dai diversi punti di vista. Non si è trattato – come ha sottolineato il presidente di APS TASS, il prof. Gaetano De Masi – una delle tante “vetrine” (auto)celebrative, bensì un momento di felice commistione tra giovanissimi e adulti, una riflessione specialistica che ha alternato anche momenti culturali (la visita alle bellezze e ai monumenti) e ludici (come il concerto in piazza Giardinetto della PART TIME BAND o quello degli SHA DONF in P.zza Vanvitelli a Caserta,

 La partecipazione di associazioni, parrocchie e delle istituzioni locali a me, estraneo ma aduso per professione ad eventi simili, è sembrata sentita e non di facciata, gli interventi seri e di buono spessore scientifico, umano e soprattutto civile, pur trattando da diverse angolazioni un tema delicato davanti ad u pubblico eterogeneo per età e provenienza.

Con questa mia breve testimonianza, vorrei sommessamente affermare che Caivano non è quella piccola porzione descritta (anche giustamente) a tinte fosche da buona parte dei media (carta stampata e non), perché essa è abitata da tanta gente che – ostaggio di pochi delinquenti – non rinuncia ad operare a favore dei più giovani e dei più fragili.

Definire il decreto a favore delle periferie di tutta Italia “Decreto Caivano”, mi sembra una semplificazione riduttiva e soprattutto un “marchio” offensivo per la stragrande maggioranza dei suoi cittadini, in specie per quelli che lottano (spesso ignorati) senza rinunciare a sperare nella rinascita. Grazie.

Prof. Antonio d’Itollo già Dir. Tecnico MIUR Bari Provveditore agli Studi di Foggia e di Taranto

 

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  1. Per chi fosse interessato ad approfondire i profili penalistici del decreto sono disponibili le slide del webinar organizzato da Avvocato 360 dal titolo „ Decreto Caivano: le novità introdotte con il d.l. in tema di contrasto alla criminalità minorile“, relativamente all‘intervento dell‘avvocato Federica Liparoti.

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