Riscatta l’allarme dispersione scolastica, 26 ammonizioni in meno di due settimane

0
817

Riscatta l’allarme dispersione scolastica a Caivano, dove in meno di due settimane si sono registrate 26 ammonizioni ai genitori, che non mandavano i figli a scuola. Il comune avrebbe iniziato ad interpellare i singoli edifici scolastici, per comprendere quante segnalazioni sono state fatte dagli insegnanti ai genitori.

Le ammonizioni rilevate sono 26, relative agli allievi di età 14-16 anni. I dati fanno riferimento anche agli allievi della scuola primaria (6-10 anni) e la secondaria di primo grado (11-13), dove lo stesso fenomeno è stato altre-sì riscontrato.

Si tratta di una constatazione sconcertante, considerando le importanti iniziative messe in campo dal Governo Meloni, per il contrasto alla micro-criminalità.

Ricordiamo che, il Decreto Caivano, fa chiaro riferimento alla lotta alla dispersione scolastica. 

In particolare: 

Il disinteresse all’istruzione minorile si trasforma da contravvenzione in delitto. Pene severe attendono i trasgressori, con la possibile perdita dell’assegno di inclusione e l’attivazione di personale Ata nelle regioni meridionali per combattere l’abbandono scolastico. L’inasprimento delle pene per il Daspo, estese ai minori dai 14 anni, prevede reclusione e multe maggiorate. L’ambito di applicazione di queste misure si estende ai luoghi di spaccio. Saranno imposte restrizioni sull’uso di dispositivi potenzialmente pericolosi e comunicativi per i giovani coinvolti in atti violenti. Si introduce anche una sanzione pecuniaria per i tutori dei minori. La soglia per la detenzione preventiva scende da 9 a 6 anni, con particolare attenzione ai percorsi di reinserimento dei minori. Si promuove un piano per incrementare i posti negli asili nido e si favorisce l’alfabetizzazione digitale, essenziale per la protezione dei minori nel panorama tecnologico attuale.

Le cifre sono state rese note dal commissario governativo alla riqualificazione di Caivano, Fabio Ciciliano, intervenuto in audizione alla Commissione Infanzia della Camera dei deputati nell’ambito di una un’indagine conoscitiva sul degrado nella condizione dei minori:

Il Piano Straordinario, approvato il 28 dicembre dal Consiglio dei Ministri – ha spiegato – si divide essenzialmente in tre grosse branche: la prima riguarda gli interventi infrastrutturali di riqualificazione: edifici, manufatti e centri sportivi. Quelli che si vedono un po’ meno, ma sono la vera sfida, sono le attività che si fanno per fronteggiare la vulnerabilità sociale“.

“Cioè la vera sfida – ha proseguito Ciciliano – è fare in modo che la componente sociale di quel territorio di fatto si modifichi in senso migliorativo, utilizzando le attività di normale vita di tutti i giorni. La terza branca riguarda il rafforzamento della capacità dell’ente locale senza il quale tutta quella che è l’azione delle attività del commissario non possono ritornare a vivere nella normalità di medio e lungo periodo”.

 

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here