L’ex assessore Carmine Peluso vuota il sacco!!! (2 puntata)

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L’assessore Peluso, diventato collaboratore di giustizia, nell’interrogatorio del 15 febbraio, rende ulteriori elementi alla Procura sull’intreccio politico-affaristico-camorra.

L’ex assessore ai lavori pubblici, eletto col partito di Orgoglio Campano, per poi passare a pieno titolo nel gruppo politico Italia Viva, ristretto nel carcere di Secondigliano si è sottoposto a tre interrogatori.

Peluso e Emione durante lo smantellamento del presepe abusivo

Nel precedente articolo abbiamo riportato stralci di quello che ha dichiarato nell’interrogatorio di gennaio. In quello di febbraio ci sono state ulteriori dichiarazioni dove riportiamo alcuni stralci che spiegano, sempre secondo chi racconta, cosa accadeva durante l’amministrazione del sindaco Enzo Falco.

L’assessore pentito cerca di inquadrare la figura del segretario del partito Italia Viva cittadino, Armando Falco, che secondo lui aveva un ruolo importante nelle scelte dell’amministrazione, questo il suo racconto:

Armando Falco era segretario di Italia Viva e aveva come obiettivo il tornaconto elettorale, so che ha incassato soldi dalla ditta Zippo e Arteedil (in tal caso presso lo studio tecnico di Francesco Emione). Voleva entrare anch’egli nel giro della gestione delle ditte per un tornaconto personale. Era un interlocutore con la criminalità locale e prima a via Platone, poi in una mansarda al corso Umberto ha partecipato ad un incontro dove c’ero io, Giamante, il boss Angelino e Gaetano Angelino. (Probabilmente non vi sono stati riscontri eclatanti, tanto che il neo dirigente del comune di Caivano, Schiattarella ha affidato con determina n.457 proprio ad una di queste due ditte i lavori degli edifici della compagnia dei Carabinieri di Caivano).

Il rinforzo richiesto all’ufficio tecnico.

Chiedemmo, un rinforzo all’ufficio tecnico, perchè Zampella ricopriva quattro ruoli. Proponemmo una figura professionale all’urbanistica, ma potesse essere manipolabile, la figura non venne trovata e fu presa una funzionaria dal comune di Baiano.

Il ruolo di Gaetano Ponticelli.

Il collaboratore di giustizia, Carmine Peluso, parla anche del consigliere d’opposizione Gaetano Ponticelli. L’ex consigliere di Forza Italia era coinvolto nella gestione delle ditte e nei rapporti con la criminalità organizzata, come noi era intenzionato a portare delle ditte sue da far lavorare a Caivano. Allo stesso andava bene la gestione delle ditte e dei lavori.

Il boss Angelino mi disse che aveva avuto rapporti con Gaetano Ponticelli per la vicenda della preside Rosalba Peluso della scuola ‘Cilea, Mameli, Rodari’. Non so se tra Angelino e ponticelli vi fossero stati altri rapporti.

Sul ruolo di Arcangelo Della Rocca

Della Rocca prima consigliere e poi assessore all’Urbanistica, alle grandi Opere e al Suap, ha preso e intascato somme di denaro dalla ditta GI.CAR con riguardo ad un’opera di smantellamento di un presepe su un suolo pubblico (Parco Verde), fatto di cui ho già riferito nel precedente interrogatorio.

La redazione precisa e sottolinea che le dichiarazioni accusatorie non hanno portato, alo stato, a nuove incriminazioni e che quindi la chiusura delle indagini riguarda, come scritto all’epoca dei fatti, sempre 25 persone indicate nell’ordinanza emessa dai giudici della Procura di Napoli.

Queste piccole parti estrapolate dalle dichiarazioni sponatee del’ex assessore Carmine Peluso.

Fine seconda puntata di 3

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