Giacinto Russo: I commissari hanno rovinato anche la Festa di Campiglione

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L’ex Senatore della Repubblica e presidente della Boys Caivanese Giacinto Russo ha voluto lasciare alcune dichiarazioni in merito alla Festa di Campiglione che praticamente quest’anno non ci sarà, traspare la sua delusione per il comportamento scellerato dei commissari prefettizi che hanno ‘offeso’ l’intera città di Caivano.

Queste le sue dichiarazioni

Quest’anno sono stato contattato e ho messo insieme diversi amici per la realizzazione della Festa Di Campiglione, che appena sentono della Madonna si rendono subito disponibili, e avevamo già pronto il comitato con una raccolta fondi direttamente sul conto del santuario.

Però abbiamo dovuto subire lo stop burocratico dei commissari prefettizi di Caivano che volevano avere il controllo dei partecipanti, di chi faceva le offerte e probabilmente non dovevano essere mai stati in politica. L’ulteriore problema è stato che i commissari per la festa non impegnavano nulla, tranne i soldi per il concerto nell’area mercato finanziato da Città Metropolitana.

Nella storia della Festa di Campiglione siamo stati fermati, noi caivanesi, solo dal Covid, ora dalla triade commissariale, un fatto molto grave e anche perché ho saputo che hanno abolito la festa patronale, nel senso che, per loro il lunedì di Campiglione non ci sarà, ma solo la domenica e quindi il comune e gli uffici resteranno aperti.

Nessuna manifestazione, luminarie assenti, il vuoto più totale per un evento che negli anni addietro era di richiamo per tutti i paesi viciniori, ma cosa fondamentale era ed è la madre delle manifestazioni dell’anno per i caivanesi.

Alla fine non c’è stato nessun miracolo: sono riusciti solo a far crescere le buche e le perdite idriche in attesa di una gara per ovviare a tutto questo scempio.

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