Arrestate sette persone a Caivano, a seguito di un’indagine eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. In carcere: Raffaele Zambella, figura di spicco della criminalità organizzata caivanese, Michele Esposito, Michele Leodato e Aniello Leodato.
Ai domiciliari: Raffaele Alibrico, suo fratello Luca e il padre Angelo, tutti e tre riconducibili alla proprietà del Gran Caffè Giamante.
In totale, 15 gli indagati. Le accuse sono di riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di beni e utilità di provenienza illecita.
Dalle indagini, è emerso infatti che i clan Sautto-Ciccarelli e Angelino-Gallo avrebbero utilizzato le vincite al “10 e Lotto” per ripulire “il denaro sporco” proveniente dallo spaccio di droga e dalle estorsioni. Le giocate, fatte tra settembre e ottobre 2022, avrebbero movimentato oltre 766mila euro, di cui circa 137mila euro riconducibili direttamente alle attività illecite dei clan.
Una parte delle vincite è risultata intestata ad una donna che è stata utilizzata come prestanome, ed ammonta a circa 135mila euro, la quale avrebbe vinto in due momenti diversi, quote elevate di 45mila e 90mila euro.
Oltre alle operazioni di arresto, i carabinieri hanno provveduto anche a dei
sequestri patrimoniali, tra cui: 151mila euro in contanti, un immobile e le attrezzature elettroniche utilizzate per effettuare le giocate, tra cui apparecchi per la validazione e registrazione delle schedine.
Nell’ordinanza, viene fatto riferimento a Raffaele Alibrico, titolare della ricevitoria, ritenuto complice nel meccanismo di riciclaggio. Le varie operazioni sono state svolte proprio nella sua ricevitoria, con giocate incriminate, al fine di riciclare il denaro proveniente dal traffico di stupefacenti e dalle estorsioni in una vincita legittima.