RIFIUTI, FI CAIVANO: DIRIGENTI LOCALI PD RASENTANO IL RIDICOLO

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(Comunicato) – “La Lettera aperta della sezione caivanese del Pd sull’assenza nostra e dell’associazione Giovani Liberi alla manifestazione No Biotech, che il Pd non ha poi neanche avuto la forza di organizzare, rasenta il ridicolo.

Premesso infatti che questa assenza è stata determinata soprattutto dal rinvio, per ben due volte, della data della manifestazione spiazzandoci un po’ tutti, se c’è un partito che non può salire in cattedra e dare lezioni di coerenza politica, soprattutto sul caso dell’impianto di compostaggio a Caivano, questi è il Pd.

Lo stesso che ha portato i rifiuti a Caivano ed ora, con il vicepresidente della Regione Campania del Pd Fulvio Bonavitacola, vorrebbe portarci anche un nuovo ed ulteriore impianto di smaltimento peraltro in un’area a vocazione agricola a ridosso dei Regi Lagni!”.

Così in una nota il coordinamento cittadino di Forza Italia Caivano. “E’ chiaro – prosegue la nota degli esponenti locali di Forza Italia – che essendo stati noi a scrivere e a incontrare per primi il Commissario prefettizio, gli unici in Regione ad occuparsi del caso anche con un’interrogazione urgente dalla quale Bonavitacola è letteralmente scappato senza dare una sola risposta, e gli unici ad aver sin dall’inizio interloquito con la Città Metropolitana ed altri enti coinvolti, nonché gli unici ad aver chiesto la convocazione dell’Ato Rifiuti sulla questione, rivendichiamo con forza ed orgoglio la nostra autonomia nell’attività politica per i cittadini di Caivano, i soli a cui dobbiamo risposte”.
“I dirigenti locali sono davvero pronti a contrastare la volontà del Pd regionale e del presidente De Luca di realizzare un impianto rifiuti a Caivano?”, si chiedono gli esponenti di Forza Italia. “Benissimo, – aggiungono – si rimbocchino le maniche e ci facciano sapere”. “Tuttavia, visto che fino ad oggi non sembrerebbero aver prodotto granché, per non dire il nulla, non si arroghino il diritto di sindacare la nostra autonomia politica. Non hanno titolo, non sono credibili”, conclude la nota.

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