Stop Biocidio Caivano: ‘Basta chiacchiere, servono i fatti’

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(Comunicato) Dopo lo show, di qualche tempo fa al campo rom di via Cinquevie in prossimità del bene confiscato Villa Moccia, con la presenza delle autorità Prefettizie e Locali, nonchè l’euforia manifestata, attraverso foto e video per mostrare propagandisticamente e demagogicamente la fantomatica soluzione delle problematiche legate agli abbandoni illegali e ai roghi tossici,proprio nella suddetta area,bruciano ancora quintali di rifiuti di vario genere,ordine e grado avviluppati in consistenti fiamme e sprigionando nell’aria sostanze nocive per la salute dei cittadini locali e afferenti.

Gli attivisti del comitato Stop Biocidio Caivano, da sempre impegnati nell’attività di sentinelle e controllo del territorio,hanno protocollato ben due esposti al Comune di Caivano, denunciando la gravissima situazione di illegalità nell’area campestre sopradescritta  e segnalando continui sversamenti illeciti di varie tipologie di rifiuti.

Ad oggi la situazione rimane immodificata e invariata ,in quanto non è stato fatto praticamente niente e nulla,sia nella prevenzione che nel controllo, poichè non si è garantito di avere un sistema di videosorveglianza e sorveglianza attiva nella suddetta area,ai fini di prevedere di fatto, gli scarichi abusivi e i roghi tossici.

Quindi, anzichè fare propaganda comunicativa e mediatica, con il tentativo diffuso di influenzare l’opinione pubblica per fini di visibilità, gli attivisti del comitato Stop Biocidio Caivano ribadiscono, che tutti I SOGGETTI ISTITUZIONALI E AMMINISTRATIVI LOCALI, DEVONO PASSARE ALLE AZIONI FATTIVE E CONCRETE PER PER LA DEFINITIVA SOLUZIONE DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI IN ESSERE, CHE RIGUARDANO GLI ABBANDONI ILLECITI E I ROGHI TOSSICI.

Stop Biocidio Caivano – Domenico Laurenza

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