Prima riunione della Consulta per l’Ambiente, ma realmente non esiste ancora!

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Caivano – Si è tenuta giovedì la riunione per la presentazione della consulta all’ambiente, che formalmente non è stata ancora costituita. La causa è che ci sono delle indecisioni su come formarla, perché c’è chi la vorrebbe aperta al pubblico, così come è stata già fatta durante il primo incontro e chi invece la vorrebbe aperta solo agli addetti ai lavori (anche se ci sono sempre dieci posti riservati alla cittadinanza). Alla riunione conoscitiva hanno partecipato il sindaco Simone Monopoli, l’assessore alla Tutela Ambientale Claudio Castaldo e il funzionario delegato all’Ambiente, Vito Coppola; presenti pochi assessori della maggioranza, assenti i membri dell’opposizione.

Si sono discusse problematiche generali, in particolare, il sindaco ha difeso Vito Coppola dalle critiche subite in questi giorni, sostenendo come questi si stia impegnando con tutte le sue forze per mettere in moto la campagna ambiente, specificando che ogni mattina si stabiliscono i punti del giorno da seguire, con le giuste sollecitazioni per non trascurare il problema dell’inquinamento.

Ha asserito il sindaco Monopoli: ”Pensavo di poter trovare una situazione migliore, essendo stato all’opposizione per cinque anni ho combattuto per l’efficienza del servizio ambientale, invece ho scoperto che il quadro generale è molto più grave del previsto. La commissione ambiente è un organismo di supporto alla sezione politica e ambientale, in quanto raccoglieremo tutti i suggerimenti da ambedue le parti“. Il primo cittadino ha inoltre affermato di condividere la scelta del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sulla questione relativa allo smaltimento di sei milioni di eco-balle, buona parte di esse presenti a Caivano.

Per lo smaltimento dei rifiuti tossici ed ingombranti, Simone Monopoli è stato chiaro sull’intento di usare solo il budget presente in cassa e non saranno attuate altre manovre finanziarie, almeno per il momento. La novità è che presto sarà possibile scaricare un’applicazione per gli smartphone (dispositivi Android e iOS) per segnalare tramite Whatsapp, la presenza di incendi e rifiuti, cosicché il comune individuerà attraverso il GPS il luogo interessato.

L’assessore alla Tutela Ambiente, Claudio Castaldo, ha anche lui ammesso di essersi trovato davanti ad una situazione devastante, sia per le precedenti amministrazioni locali, che per le politiche commissariali; ha rassicurato i cittadini sottolineando che molti risultati sono stati ottenuti ed altri avverranno nei prossimi mesi. Quest’ultimo ha affermato:”Stiamo mettendo completamente in moto l’isola ecologica, perché quando siamo arrivati la pesa dei rifiuti non funzionava, ora si, e poi man mano faremo in modo che l’isola possa accogliere ogni tipo di materiale”.

Infine il funzionario delegato all’ambiente, Vito Coppola, ha asserito come la tassa sui rifiuti, la Tarsu, sia sbagliata per difetto, nel senso che i cittadini pagano meno rispetto a quanto dovrebbero pagare perché non è compreso in essa il servizio della raccolta dell’umido che al Comune di Caivano costa oltre 400mila euro all’anno. Ha però sottolineato, che grazie al commissario Contarino, si è potuta fare un’anagrafe delle persone che devono pagare (circa 11.000 nuclei) e grazie al loro contributo si potranno abbattere i costi dell’evasione fiscale.

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