Ecco l’atto di accusa di Maria Paolella contro l’amministrazione Monopoli…

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Il mio intervento di stasera (mercoledì 8 giugno) sarà un intervento squisitamente tecnico data l’importanza e la gravità del momento. Tale intervento tra l’altro chiedo che sia messo a verbale e sarà trasmesso per conoscenza a sua Eccellenza Illustrissima il Prefetto di Napoli. Le considerazione politiche quindi le lasceremo per un’altra occasione, inoltre ritengo che questo intervento sia ancheun atto dovuto nei confronti di quei Consiglieri di maggioranza di cui nutro ampia stima per rendere chiaro anche a loro, qualora ci fossero dei dubbi,cosaè successo in questi giorni e  cosa realmente loro si apprestano a votare.

Ovviamente questo mio intervento è a nome e per conto di tutti i Consiglieri di Minoranza.

L’intervento è composto da due argomentazioni distinte:

  • Vizi di forma che incidono nella sostanza dell’atto
  • Carenza di documentazione che inficiala correttezza amministrativa e la legittimità dell’atto.

Premesso che, solo in data odierna dopo la visione degli atti posti all’approvazione del Consiglio, siamo riusciti a ricostruire almeno la sequenza degli atti posti in essere per arrivare all’ elaborazione della proposta odierna di approvazione del Rendiconto di Gestione Esercizio Finanziario 2015:

determina dirigenziale n°742 del 19/04/2016

verbale del collegio dei Revisori dei Conti n°29 del 26/04/2016

determina dirigenziale n°800 del 30/04/2016

deliberazione di Giunta Comunale del 30/04/2016

verbale del collegio dei Revisori dei Conti n°44 del 23/05/2016

deliberazione di Giunta Comunale del 03/06/2016

proposta di deliberazione al Consiglio n° 47 del sabato 04/06/2016 dell’approvazione del rendiconto di gestione esercizio finanziario 2015

verbale del collegio dei Revisori dei Conti n°48 del 06/06/2016 (posto agli atti solo stamattina 08/06/2016)

Tutto ciò denota un attività convulsa, caotica, priva di una esaustiva conoscenza dei dati finanziari e con obiettivi stategicinon chiari, manifesta di una grave inefficienza amministrativa

 

PER QUANTO RIGUARDA LA PRIMA ARGOMENTAZIONE, cioè i Vizi di forma che incidono nella sostanza dell’atto facciamo rilevare  che:

1)  Sua Eccellenza il Prefetto, in data 19 Maggio 2016 protocollo 10695,ha diffidato il Comune di Caivano per la mancata approvazione del Rendiconto di Gestione relativo all’esercizio finanziario 2015invitando il comune a provvedere alla sua approvazione entro e non oltre il termine di giorni 20, a far data dalla trasmissione via pec del provvedimento, e ha esortato il Segretario Generale a notificare il presente atto al Sindaco e ai singoli Consiglieri Comunali.

Ma solo nel pomeriggio del 3 Giugno 2016 veniva notificata tale diffida ai Consiglieri Comunali e solo in tale data il Presidente del Consiglio Comunale di Caivano con numero di protocollo 11677  convocava la seduta straordinaria del civico consesso per la  data dell’ 8 Giugno 2016.

Si è preclusa pertanto la possibilitàai Consiglieri Comunali di venire a conoscenza in tempo utile di una diffida prefettizia

2)  L’avviso di convocazione inoltre risulta non conforme alla normativa statutaria e regolamentare difatti, trattandosi dell’approvazione del rendiconto di gestione,  la convocazione doveva esserefatta non in seduta straordinaria ma bensì in seduta ordinaria.

L’avviso di convocazione risulta pertanto errato, al di fuori della normativa, ed inoltre  è da ravvisarsi, essendo alcune notifiche pervenute in tarda serata, difatti il mancato rispetto dei tempi di preavviso previsti dalla legge statutaria e dal regolamento che prevedono per le sedute ordinarie un preavviso di 5 giorni a differenza dei tre giorni previsti per le sedute straordinarie

3)  I Consiglieri Comunali non sono stati posti in condizione di visionare per tempo gli atti relativi al Rendiconto di Gestione 2015 , alcuni sono stati addirittura presentati solo oggi in data 8 giugno 2016, tra i quali in particolare si ricordano  i pareri obbligatori del collegio dei Revisore dei Conti tanto sull’accertamento quanto sulla stessa proposta di rendiconto;  è da notare che l’articolo 227 del Testo Unico di certo non è surrogabile con la pubblicazione sul sito istituzionale della delibera di rendiconto ma a norma di tale articolo doveva essere notificato il deposito degli atti indicando presso quale ufficio era stato fatto ben 20 giorni prima.

Pertanto risulta disattesa la norma legislativa fondamentale sul deposito degli atti e la violazione di tutte le normative vigenti sulla trasparenza amministrativa e sulla conoscenza degli atti da parte dei Consiglieri Comunali.

 PER QUANTO RIGUARDA LA SECONDA ARGOMENTAZIONE:

Nel poco tempo avuto a disposizione, praticamente in questa giornata, si è rilevato la presenza di una carenza di documentazione obbligatoriamente prevista dal decreto legislativo 118/2011, cioè la presenza di lacune a corredo del rendiconto:

in particolare manca il consolidato dei debiti e dei crediti delle partecipate così come previsto dall’articolo 11 comma 6 lettera J del DLG 118/2011 e tra l’altro c’è da rilevare anche l’inottemperanza della lettera H  del citato Art. 11 che ne prevede la sua pubblicazione sul sito del comune.

Si evidenzia altresì che, nel tentativo di confutare il parere dei Revisore dei Conti espressocon il verbale n° 44 del 23 Maggio 2016, di cui solo stamattinasiamo  venutia conoscenza, con la delibera di giunta n° 109 del 3 giugno 2016 si cambiano le risultanze del disavanzo, senza che su tale dato sia stato richiesto il parere obbligatorio dei revisori (In realtà sembrerebbe che solo stamattina, quindi in data 8 Giugno il parere risulta inserito agli atti).

Alla luce di tali modifiche sostanziali che cambiano le risultanze parliamo di milioni di euro doveva essere riassegnato il termine di 20 giorni ai consiglieri comunali per poter prendere la giusta e necessaria visione degliatti, visioneche avrebbe consentito agli stessi di  potersi esprimere con la dovuta serenità e con la piena consapevolezza e conoscenza.

  1. C) Nel parere dei revisori dei conti del 23 Maggio 2016 veniva evidenziata l’assenza delle motivazioni che hanno determinato il mantenimento / eliminazione dei residui, assenza che non risulta giustificata ne risolta neanche negli atti successivi posti in essere da questa amministrazione.

Si ricorda che parte delle dottrine ritiene che l’atto privo di adeguate motivazioni sia da considerarsi nullo o perlomeno sicuramente viziato  da gravi illegittimità.

 Consentitemi a questo punto solo una breve parentesi: L’eventuale dichiarazione di dissesto, preannunciata dal sindaco sulla stampa e sui media, che comporterà gravi danni all’intera comunità viene paventata come fulmine a ciel sereno, mentre invece dalla data di insediamento e fino alla predisposizione degli atti in esame c’erano scadenze di ordine contabile da cui potevano emergere le criticità oggi evidenziate, criticità che potevano essere all’epoca fronteggiate con gli strumenti che la legge mette a disposizione e che avrebbero dunque scongiurato il dissesto. Ma tutto ciò sarà approfondito su un tavolopiu prettamente politico.
Alla luce di quanto esposto, quindi:

  1. sul dato inconfutabile che i Consiglieri Comunali non sono stati messi in condizione di conoscere gli atti fondamentali per potersi esprimere, in particolare le relazioni dei revisori dei conti;
  2. in considerazione della mancanza di allegati cosi come sopra indicati , fondamentali per l’approvazione di un rendiconto veritiero (eccezione rilevata dai revisori in tutti i verbali compreso quello di stamani);
  3. in considerazione delle gravissime violazioni dello statuto, dei regolamenti del comune di Caivano e delle leggi fondamentali, nonché per l’atto gravissimo di non aver notificato nei modi e nei tempi dovuti la diffida del prefetto;

Si chiede al Presidente del Consiglio e a questo civico consesso il rispetto dei tempi, dei modi e della completezza degli atti così come previsto dalle normative vigenti ed inoltresi chiede al fine di salvaguardarei principi di legalità e del buon andamento della pubblica amministrazione l’annullamento di questa seduta di Consiglio Comunaleo diversamente saremo costretti ad  abbandonare l’aula.

MARIA PAOLELLA, CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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