Casoria, Troise e Polizio indagano sulle nomine

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CASORIA – Qui si parla di tv, di comunicazione, non di politica. L’intervista di Nando Troise a Francesco Polizio nel corso della trasmissione “una storia da raccontare”, in onda l’altra sera sui canali dgt 613, 694 e 210 della emittente di Raffaele Carlino “CAMPANIA FELIX TV”, con la regia di Peppino Tardi e che andrà in replica tutte le sere, da stasera venerdì e fino al prossimo venerdì, sempre alle 20.25 e sempre sugli stessi canali dgt, è stata una buona occasione per verificare la forza comunicativa dell’ex Sindaco, Deputato al Parlamento, consigliere regionale ed assessore regionale Francesco Polizio, quella forza che era stata una delle sue armi più efficaci (Campania felix tv, tutte le sere, ore 20.25).

Com’è noto, Polizio ha pubblicato sul suo periodico Nuova Dimensione e su i suoi Quaderni, non poche pagine che sono state utilizzate per fare i conti con il passato, come ha ammesso lo stesso autore: “era giusto mettere gli atti per evitare ricostruzioni fantasiose”. La forza comunicativa di Polizio sì è sempre basata sia sulla forma che sul contenuto.

Nei suoi discorsi ciò che importa è il tono, la forma, l’amore per la battuta ad effetto. Polizio contava in quanto icona, in quanto lì, pura potenza che si prestava (con un certo grado di ottimismo della volontà) a diventare atto nelle operazioni di governo della nuova amministrazione nata un anno fa (19 giugno 2016). Adesso tutto è cambiato, bisogna rispondere alla domanda chiave di Troise: “Perchè? Cosa è successo?” Polizio è efficace sia quando gioca in difesa che in attacco, quando deve giustificare le sue scelte ed a rivendicare il lavoro fatto: “La storia dirà se la scelta della nuova amministrazione di riconfermare l’incarico fiduciario ai dirigenti di settore, responsabili sul piano contabile ed amministrativo della situazione odierna, sia stata sul merito. Questa amministrazione, questo Sindaco, questa Giunta Municipale, non sono per me”.

Sicuro? E poi, a mettersi sul piano delle battute con Troise, si rischia sempre. Invitato a dare risposte più “articolate”, deve incassare l’inevitabile: “compatibilmente con la prudenza amministrativa”. Per non parlare delle puntualizzazioni su Pasquale Fuccio o sulle citazioni latine. In questo momento la loquacità non è sufficiente ed il carisma è offuscato.

Bisogna ricominciare da capo. E per farlo in modo efficace. bisognava forse staccare la spina, sparire per un pò e non scendere in campo a sostegno dell’ennesimo Sindaco di cui, poi, subito dopo eletto, se ne deve allontanare. Già è successo in passato.

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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