SPADAFORA: Parola mia, non dimenticheremo la provincia a Nord di Napoli

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L’onorevole Vincenzo Spadafora, 44 anni, eletto coi 5 Stelle, ex Garante Nazionale dell’Infanzia, è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il primo esponente del Governo Conte a precipitarsi a Caivano (nella foto è di spalle) e nel sito dove è scoppiato il maxi-incendio. Lui è Carditese, fra l’altro, ed ovviamente sta seguendo da vicino la vicenda dei roghi tossici. Gli abbiamo fatto alcune domande sulla situazione, poco rosea per usare un eufemismo, dei nostri territori.

Terra dei Fuochi, ricominciamo. Due incendi sospetti, ieri sera a Caivano centinaia di persone di nuovo in piazza. Il Governo finora ha detto solo che rafforzerà la vigilanza ai siti, utilizzando le forze dell’ordine locali, che peraltro – eredità dei governi precedenti – sono a corto di uomini e mezzi in un territorio dove è forte la presenza di camorra e microcriminalità. Sembra una soluzione non degna delle aspettative considerando che il Ministro Costa conosce benissimo il problema…

“So benissimo che oggi c’è un’intera popolazione in difficoltà, che ieri ha giustamente manifestato. Per questo, sono rimasto sorpreso quando mi hanno comunicato dell’assenza di molti Sindaci della provincia napoletana (mancavano quelli di Cardito, Afragola e Frattamaggiore, oltre ai commissari di Caivano e Crispano, ndr). Se avessi potuto avrei manifestato con i cittadini, ma sono consapevole che ciò non sarebbe comunque bastato. Infatti, ora che il Movimento 5 stelle è al Governo, il mio ruolo è quello di dare risposte concrete. Le stesse risposte che deve dare il Ministro dell’Interno, il quale dovrebbe occuparsi della Terra dei Fuochi con lo stesso impegno con cui si dedica ad altri temi. Dico ciò, perché il Governo è pienamente consapevole della necessità di liberare i nostri territori dalla camorra, specialmente da quella che si arricchisce tramite la gestione dei rifiuti. Nella mia recente visita a Caivano mi sono recato anche presso la tenenza dei Carabinieri, ben guidata dal Comandante Antonio La Motta, proprio per rendere omaggio al lavoro importante che l’Arma e le altre forze di Polizia stanno portando avanti e che noi abbiamo il dovere di sostenere con ogni mezzo. Per questo, confido in un intervento ancora più risolutivo e fattivo del Ministro Costa che deve incentivare l’impegno delle tante Istituzioni interessate”.

Un’altra piaga di Napoli Nord, che poi provoca indirettamente l’esplosione dei reati comuni quali i furti e lo spaccio al minuto di droga, è il lavoro. Spesso neppure a quello precario si riesce ad accedere…

“Il Ministro Luigi Di Maio con le deleghe al Lavoro e allo Sviluppo Economico, ha accettato una sfida enorme. Lo ha fatto perché, da uomo del Sud, conosce benissimo le difficoltà dei nostri territori ed io sono certo che potrà fare molto, soprattutto per i giovani. E, proprio quest’ultimo argomento mi vedrà direttamente impegnato. Infatti, come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai giovani, lavorerò da settembre per proporre misure specifiche per i ragazzi, specialmente quelli che crescono nei difficili contesti della provincia italiana”.

Un piccolo bilancio generale di quello che ha fatto il governo si può fare, alcune promesse sono state mantenute, altre ancora no, è solo questione di tempo?

“Il Governo ha giurato due mesi fa, io sono diventato Sottosegretario un mese e mezzo fa. Poco tempo per un bilancio, ma questo non deve essere un alibi. Abbiamo tantissimo lavoro da fare, le difficili condizioni in cui versa questo Paese sono chiare a tutti e dare le colpe ai Governi precedenti, di certo non risolve il problema. Per questa ragione ci siamo rimboccati le maniche e stiamo lavorando costantemente giorno e notte, per rispondere alle aspettative che i cittadini hanno riposto in noi”.

I precedenti governi aiutavano sempre di più Napoli città, forse per placare De Magistris, mentre la provincia è stata sempre dimenticata, in tutti i sensi.

“E invece le assicuro che proprio la provincia non sarà dimenticata da questo Governo. Glielo dico in maniera chiara perché anche io sono un uomo della provincia, sono nato ad Afragola e sono cresciuto tra Cardito e Frattamaggiore. In questi comuni, compreso Caivano, ho fatto le prime esperienze di volontariato, per questo so quanto sia difficile crescere nel nostro territorio, senza cascare nelle tentazioni della criminalità. Capirà quindi che, oggi, da uomo di Governo sono fortemente motivato, non solo perché mi preoccupo dei miei concittadini, della mia famiglia, dei miei nipoti, ma anche per restituire il bene ricevuto dalle tante persone che ho incontrato durante il mio percorso di formazione, che allora erano messi nelle condizioni di fare molto di più di quanto non si faccia oggi”.

A Caivano ad esempio, lo scioglimento per camorra e quindi il passaggio dai politici ai funzionari del ministero degli interni (adesso ne sono sei o sette, in pratica una giunta), finora non ha dato i frutti sperati: l’appalto della spazzatura di 7 milioni di euro all’anno viene sempre concesso in proroga da 8 anni e funziona male, le strade non sono pulite, le erbacce dappertutto, il campo sportivo è chiuso da 10 anni, gli incarichi concessi ai soliti noti, insomma manca quel minimo, veramente minimo, di vivibilità che i cittadini desiderano….

“Mi rendo perfettamente conto del dramma che vivono i nostri territori. Lo stesso Comune di Caivano è stato sciolto per ingerenze da parte della criminalità organizzata. Al momento, non entro nel merito delle criticità che evidenziava nella sua domanda ma non le nego che ho ricevuto più di una segnalazione negativa da parte di cittadini, scontenti della passata e della attuale gestione amministrativa. Per questa ragione, quando giovedì scorso (26 luglio, ndr) mi sono recato a Caivano ho sollecitato il commissario prefettizio De Vivo a stare più vicino alle persone e ad ascoltarle, rassicurarle con azioni concrete che ridiano fiducia ai cittadini e siano il segno di una nuova fase”.

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