Pensioni di gennaio, un leggero aumento nonostante l’inflazione negativa

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Anche quest’anno le pensioni, con il rateo di gennaio, avranno un leggero aumento, anche se il tasso di inflazione previsionale è negativo, per legge le pensioni non possono essere adeguato in negativo.

Tutto parte dall’indicizzazione 2020, basata sull’aumento del costo della vita sopraggiunto nel 2020 rispetto al 2019.

Per questo a gennaio, nonostante l’inflazione negativa che avremo nel 2021, le pensioni pur se di poco, saliranno di importo.

Ovviamente l’aumento varierà in base all’importo della pensione, che come già anticipato in un altro articolo sarà pagata in anticipo, a seguito dell’emergenza coronavirus.

 

La prima pensione del 2021 che verrà pagata a partire da lunedì 28 dicembre, naturalmente in base alla prima lettera del proprio cognome.

  • Dalla A alla C alla cassa il 28 e poi
  • dalla D alla G il 29 dicembre
  • dalla H alla M il 30 dicembre
  • dalla N alla R il 31 dicembre
  • gli altri il 2 gennaio

L’ anticipo ci sarà anche per il mese di febbraio, di cui è già stato diramato il calendario dei pagamenti a partire da lunedì 25 gennaio.

Come aumenteranno le pensioni

L’Inps ha  provveduto a confermare quello che i pensionati dovranno aspettarsi con il prossimo rateo di gennaio.

La circolare in questione è la n° 148 del 18 dicembre scorso. Rispetto a quanto percepito nel 2020, l’aumento sarà dello 0,1% e quindi, per un pensionato con assegno da 1.000 euro al mese, si riceverà un euro in più di pensione.

Occorre ricordare che l’aumento pieno, cioè pari alo 0,1% sarà destinato esclusivamente a soggetti che hanno assegni fino a 2.052,04 euro al mese, cioè pensionati con trattamenti fino a 4 volte il minimo. Per gli altri adeguamenti a scalare in base alle fasce di perequazione.

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