GIUSTIZIA/Task force per abbattere l’arretrato e varare una riforma che dia dignità

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“Abbattere l’arretrato e approvare una riforma che dia dignità al settore della Giustizia”. E così  l’Associazione Italiana Magistratura Onoraria invia una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, e alle relatrici della riforma Valeria Valente e Elvira Evangelista.

La pandemia dovuta al Covid-19 ha ulteriormente rallentato il funzionamento della macchina giudiziaria, fino quasi ad arrestarla. In molti uffici giudiziari sono stati celebrati pochissimi procedimenti relativi a cause iscritte a ruolo nell’anno 2020. La situazione è molto grave ed è destinata ad aggravarsi ulteriormente se non si dovesse intervenire. In sostanza si rischia di perdere due anni. Non è accettabile per il Paese, considerando che l’inefficienza della giustizia costerebbe svariati punti di PIL, ovvero decine e decine di miliardi di euro. Quello che l’Italia otterrà con il Next Generation Eu verrebbe in parte sprecato.

In Italia Giudici di pace, Giudici onorari e Vice procuratori onorari sono molto efficienti e sono pronti a fare la propria parte con il senso dello Stato e l’abnegazione, unanimemente riconosciuti. Già oggi un processo dinanzi al Giudice di Pace dura in media un anno (dati ministero della Giustizia). I GOT (Giudice Onorario di Tribunale) hanno tempi di definizione dei giudizi non dissimili.

“Ci dichiariamo disponibili – si legge nella missiva, firmata dal Presidente nazionale, Vincenzo Crasto, e dal segretario Nazionale, Maria Rosaria Spina –  a mettere a disposizione del Paese la nostra professionalità ed esperienza ultraventennale e partecipare a vere e proprie “task force” specificamente dedicate all’abbattimento dell’arretrato. Proponiamo la creazione di sezioni stralcio, sul modello dei Giudici onorari aggregati (cd. GOA, istituiti con l. 276 del 1997), con la fissazione di tempi celeri e certi, compresi possibilmente entro l’anno, per la definizione dei processi. Ovviamente tale soluzione non può prescindere da una rapida approvazione con Decreto legge della riforma della magistratura onoraria che riconosca la piena dignità della funzione e garantisca continuità delle funzioni ed il rispetto dei diritti costituzionali – in primis previdenziali ed assistenziali – ancora oggi inopinatamente negati, mentre la predetta legge istitutiva dei GOA li disciplinava all’articolo 8″.

DATI: Secondo gli ultimi dati CEPEJ l’Italia risultava ultima in Europa già prima della pandemia: i processi civili fino al terzo grado nel 2018 duravano oltre sette anni, in media 2.655 giorni, più del doppio della Francia, 1221 giorni.

 

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Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze della Comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità, presso l’Università degli Studi del Molise, la laurea magistrale in Scienze Motorie, presso l’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma e il Diploma Isef, presso l’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Napoli. Tra le altre certificazioni ha conseguito anche il Master di I livello in Scienze della Comunicazione Pubblica. E’ giornalista pubblicista, iscritto all’Albo e all’Inpgi. Corrispondente del quotidiano nazionale “Il Mattino dal 1990”. Componente della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, docente e vicepreside negli istituti superiori di secondo grado. Ufficiale del corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana. Addetto stampa per il Centro-Sud dell’Associazione Nazionale Militari della Croce Rossa Italiana. Già direttore responsabile, tra gli altri, dei periodici “Occhio sulla Città” e “Non solo Sport”. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche (“Il Giornale di Napoli”, Roma, Napoli Metropoli, Idea Città, ecc.). Redattore delle testate online “Il Giornale di Caivano”, “Ergo Tv” e “Campania Press”. Ha collaborato e collabora con emittenti televisive regionali ed interregionali da oltre un ventennio (Capri Event, Telecapri News, Napoli Tivù). Tra i vari riconoscimenti figurano, per la sezione giornalismo, anche il Premio del concorso nazionale sulla legalità “Non tacerò” (anno 2016), il Premio Nazionale “Mario Fiore”, anno 2019, il Premio Internazionale “Liburia 2020” ed Il Premio “Città di Caivano 2022” (Leone d’Argento). Inoltre, nel maggio 2022 ha ricevuto la nomina di “Effettista Emerito” della contemporanea corrente pittorica italiana dell’Effettismo, mentre nel settembre 2023 gli è stato assegnato il Premio di riconoscimento alla carriera della XXIV edizione "The Grand Award to Excellence", per la sezione giornalismo.

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