Continua la crisi nella maggioranza, come andrà a finire?

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Diventa ogni giorno più difficile per chi fa cronaca politica locale provvedere a raccontare in modo oggettivo e comprensibile gli sviluppi di una crisi che sta seriamente impegnando l’attuale maggioranza del paese. Ai pochi atti ufficiali si sovrappongono quotidianamente voci, disparate e incontrollate, soffiate interessanti e chiacchiericcio.

Compito di chi fa informazioni e attenersi strettamente ai fatti che si possono verificare e documentare. Questa è la nostra linea editoriale a cui intendiamo attenerci.

L’attuale amministrazione a pochi mesi dal proprio insediamento è dilaniata in una crisi che ha come antefatto in primis la scelta da parte del sindaco di una determinata giunta poi successivamente la nomina alla carica di presidente del consiglio comunale del consigliere di Italia Viva Francesco Emione.

Una nomina contesa che suscitò non pochi malumori soprattutto nel gruppo di Noi Campani che rivendicava quella carica dopo aver ceduto, secondo alcuni componenti, durante la composizione della Giunta.

Malumori e contrasti che si sono trascinati per mesi e sfociarono nella richiesta da parte del gruppo di Noi Campani di una ridistribuzione delle cariche assessoriali. Nell’esecutivo nominato dal sindaco Falco il gruppo di Noi Campani è rappresentato dall’assessore Tonia Antonelli con delega a: Politiche Sociali, Protezione Civile, Trasporti, Polizia Municipale, Area Verdi e  Cimitero. Deleghe ritenute troppo leggere rispetto a quelle attribuite agli altri assessori delle altre forze politiche di maggioranza.

Il gruppo Noi Campani avanzò la proposta di rivedere le deleghe e dare un nuovo assetto all’esecutivo più equilibrato rispetto al peso specifico di ogni gruppo. Richiesta mai formalmente rigettata dalle altre componenti di maggioranza ma a cui non si diede mai seguito.

Man mano si è determinato un progressivo sfilacciamento della maggioranza sempre sull’orlo di una rottura che è arrivata dopo la delibera n.16 del 29 gennaio 2021, su proposta dell’assessore di Italia Viva Pasquale Mennillo, con l’incarico ad un avvocato per accertare eventuali responsabilità connesse all’approvazione in ritardo della TARI 2017.

L’adozione della predetta delibera ha determinato vibranti proteste da parte del gruppo di Noi Campani che verbalmente richiesero al sindaco la revoca della delibera votata in giunta con l’esclusione dell’assessore De Lucia che era assente.

La posizione determinata da Noi Campani portò successivamente, lunedì 8 febbraio, alla consegna da parte del gruppo di Italia Viva di una riservata al sindaco nella quale si difendeva l’operato dell’assessore Mennillo e si chiedeva un chiarimento con l’intera maggioranza.

L’incontro del ‘chiarimento’ previsto per martedì 9 febbraio veniva rimandato dal sindaco Falco al giorno successivo. Nel frattempo i gruppi consiliari di Noi Campani, Orgoglio Campano e M5S consegnavano a loro volta un documento al sindaco Falco anch’esso riservato di cui si conoscono solo pochi stralci, il più significativo è certamente quello che riportiamo: ‘che a giudizio delle scriventi forze politiche sia venuto meno il rapporto fiduciario in relazione alla linea comportamentale posta in essere dall’assessore al bilancio’.

Si tratta di un giudizio estremamente negativo sull’operato dell’assessore Mennillo che inficia sicuramente ad un sereno confronto all’interno della maggioranza.

Per tentare di avvicinare le posizioni l’altra sera si è svolta una nuova riunione di maggioranza alla quale hanno partecipato solo i segretari di partito con la sola assenza del gruppo di Noi Campani.

Allo stato delle nostre informazioni non c’è dato di sapere quali sono state le conclusioni della riunione e quali decisioni assunte. Quello che è certo che il sindaco Falco è impegnato in una difficile opera di mediazione e che per ora ha assunto un ruolo di basso profilo lasciando lavorare altri nella speranza di poter ricucire una maggioranza a dir poco frantumata.

Questo è lo stato dell’arte al netto di quello che potrebbe accadere nelle prossime ore, nelle riunioni informali e improbabili accordi sottobanco, sempre incombenti in queste circostanze. Le prossime ore ci diranno se la crisi è rientrata o si sarà maggiormente aggrovigliata.

Alla prossima…

 

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