Ricordare il passato per parlare al futuro

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Sento il dovere e il piacere di esprimere un sentito ringraziamento a tutti i cittadini di Caivano, e non solo di Caivano, per la commossa partecipazione ai due eventi, da me organizzati, per ricordare, a 25 anni dalla scomparsa, l’amatissimo compagno della mia vita, Peppe Crispino.

Struggente è stata la cerimonia religiosa del 25 giugno, con l’omelia di Don Franco Donadio, che ha rievocato il luogo dell’anima di Peppe, rappresentato dalla chiesa di San Pietro e dall’associazione cattolica ‘Aldo Marcozzi’; ha ricordato la canzone di Modugno ‘La Lontananza’ che ‘è come il vento, che fa dimenticare chi non si ama, spegne i fuochi piccoli, accende i grandi’; ha fatto infine riferimento all’esperienza di un tempo, che non sia rinchiuso solo nel presente, ma si affacci sull’eterno.

Al termine della funzione religiosa è stata offerta a tutti i partecipanti copia di un testo da me composto, che è stato successivamente presentato pubblicamente.

La presentazione del libro

La presentazione del testo:

1995-2020

passano i giorni lieti

incalzano quelli tristi

succedono ancora i lieti.

Memorie in ricordo di Peppe Crispino

Si è tenuta il 28 giugno, su invito e in ottemperanza a tutte le norme anticovid, presso l’auditorium dell’I.C. Milani, particolarmente torrido per l’elevata temperatura.

(Caro sindaco, le saremo grati per tutta la vita, se renderà fruibile e vivibile quella splendida struttura e farà istallare un impianto di condizionamento d’aria, utilizzando parte dei fondi assegnati al comune di Caivano per opere pubbliche)

Alla presenza di molti rappresentanti della politica e della scuola è stata ricordata, cioè riportata nel cuore, secondo il significato etimologico del verbo ricordare, una persona carismatica, rigorosa, intransigente, ma generosa ed altruista, che ha amato molto il suo paese e i giovani e ha speso tutta la sua vita in un impegno professionale, sociale e politico molto forte.

Si è colta poi l’occasione per ricordare, inoltre, tante persone del passato, coetanee di Peppe Crispino, come Ciccio Russo, Crescenzo Martini, Orazio Faraone, Il Vescovo Mons. Andrea Mugione e del presente, come i prof. Francesco Donadio e tanti altri che hanno contribuito e contribuiscono attualmente allo sviluppo e al buon nome di Caivano.

Prof. Donadio

Hanno presentato il testo insieme all’autrice il prof. Francesco Donadio, che ha rievocato i momenti della sua prima giovinezza trascorsi nell’associazione Aldo Marcozzi insieme a Peppe, di cui ha tracciato l’esperienza esistenziale, che, sia pure attraverso percorsi di vita diversificati, è stata molto simile alla sua.

Il prof. Francesco Auletta, suo vicario presso il liceo Miranda di Frattamaggiore, ha tracciato uno straordinario spaccato dei suoi anni di presidenza presso quella scuola, nel cui atrio è stata collocata una targa in suo ricordo e lo ha indicato come ‘una figura straordinaria’, che la città di Caivano deve annoverare fra i suoi uomini migliori, ricordandolo quale costruttore non di palazzi, ma di umanità.

Il sindaco Falco lo ha definito una personalità complessa ed articolata: uomo di scuola, perché la scuola affranca le classi più deboli; uomo politico, impegnato nelle lotte operaie degli anni sessanta e settanta e sui palchi dei comizi per le battaglie elettorali, quando tali manifestazioni suscitavano una grandissima partecipazione popolare e Peppe mirava a far riguadagnare alla politica un forte senso etico.

Quindi non uomo del passato, ma personaggio ancora vivo ed attuale.

Riflessioni

Tale evento ha voluto suscitare anche una riflessione profonda sulla missione della scuola e della politica, due tra le istituzioni più importanti, che devono collaborare e operare in stretto contatto, avendo di mira l’interesse per i giovani, il nostro patrimonio più prezioso:

la scuola, promuovendo la loro formazione umana, sociale, culturale;

la politica, privilegiando l’interesse generale contro il ‘particulare’ di qualsiasi lobby, al fine di realizzare una società migliore.

Peppe Crispino ha fatto di questi valori la stella polare di tutta la sua vita, purtroppo non abbastanza lunga.

Il messaggio

Il suo ricordo però non deve essere sterile e l’attuale presente, che ha rievocato il passato, deve produrre una fruttuosa prospettiva futura.

Nel suo ultimo comizio, del giugno 1994, che rappresenta il suo testamento spirituale e politico, con la lungimiranza che lo ha sempre contraddistinto, egli ha parlato al futuro, invitando giovani e tutte le forze ‘SANE, VIVE, SINCERAMENTE DEMOCRATICHE’ a scendere in campo e ad impegnarsi in prima persona per la rinascita dell’Italia e soprattutto di Caivano, perché risalga dal baratro in cui è caduta e recuperi un minimo di vivibilità.

E’ questo un messaggio di speranza, ma anche un appello ad uno scatto d’orgoglio e ad un’azione forte, incisiva, efficace, che i cittadini di Caivano meritano, ma che attendono, purtroppo invano, da lungo tempo.

Ringraziamenti finali

Colgo l’occasione per rivolgere un vivissimo ringraziamento ai giornalisti de IlGiornalediCaivano.it, Pasquale Gallo, valido supporto per la realizzazione pratica della pubblicazione del testo e per l’organizzazione degli eventi del 25 e del 28 giugno ed Enza Massaro che, con molta disponibilità e squisita competenza, ha collaborato per la felice riuscita dei due incontri.

Un ringraziamento anche a Francesco Celiento di Caivano Press e al prof. Antonio Parrella, che ha moderato l’incontro per la presentazione del libro.

Le foto

 

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