Giochi, il riordino del settore arriva al Senato

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Dopo essere stato approvato dalla Camera dei Deputati con 182 voti favorevoli e 97 contrari il disegno di legge di Delega Fiscale del Governo approda adesso al Senato. Un passaggio fondamentale per il settore del gioco pubblico e legale italiano, dal momento che all’interno del testo si trova il riferimento al riassetto normativo e legislativo del gambling.

È all’Articolo 13 che viene dato il compito di guardare alle norme e alle regole che governano questo segmento. Regole che insistono ancora sul regime concessorio e autorizzatorio come garanzia di tutela dell’ordine e della sicurezza, ma anche ad alcune novità.

Soggetti più vulnerabili 

In prima battuta alla tutela dei soggetti più vulnerabili (in particolare i minori e ai giocatori con possibili disturbi o dipendenze), al rafforzamento dei meccanismi di auto-esclusione dal gioco e adeguate forme di concertazione tra Stato, regioni ed enti locali.

Grandi sfide del riordino del settore 

Come evidenziato dalla redazione di Gaming Report, infatti, una delle grandi sfide del riordino del settore è quella di rimuovere con urgenza la divisione territoriale che rende confusionaria e dispersiva l’applicazione delle leggi, portando a una frammentarietà e a una destabilizzazione dei territori che non può che nuocere all’intero movimento.

Una situazione di caos che viene sfruttata perfettamente dal gioco illecito, che negli ultimi tre anni è tornato prepotentemente in auge. Proprio a causa del mosaico normativo vigente in Italia, le piattaforme online e i centri terrestri che offrono opportunità di gioco illegale sono cresciuti, andando a colpire il segmento pubblico e minando alla sicurezza degli utenti.

Per questo all’interno dell’Articolo 13 si parla anche di lotta al gioco nero, in particolare con le norme che guardano al rafforzamento della disciplina sulla trasparenza e sui requisiti soggettivi e di onorabilità di chi controlla o partecipa alle società concessionarie dei giochi pubblici.

 

Proprio in questo senso è stato accolto e approvato l’emendamento, firmato dal Deputato Quartini del Movimento 5 Stelle, che chiedeva di estendere “a tutti partner contrattuali dei concessionari, dei requisiti previsti dalla normativa antimafia, in analogia con la disciplina del subappalto di opere e forniture alla Pubblica amministrazione”.

Un passo in avanti per la crescita e lo sviluppo del gioco pubblico italiano. Un settore che è in costante crescita e per questo merita un’attenzione normativa particolare. L’obiettivo è infatti rendere la filiera finalmente al passo con i tempi e renderla competitiva sul mercato internazionale. E dopo anni di tentativi forse il momento è veramente arrivato.

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