Approvato il Decreto Caivano, ecco cosa prevede

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Con 193 voti favorevoli e 121 contrari, è stato approvato il Decreto Caivano, che è riuscito a conquistare la fiducia della Camera, dopo la proposta fatta dal Senato il 27 ottobre, in seguito alla visita del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel nostro paese. 

Vediamo nel dettaglio

Cosa prevede il Decreto Caivano

Il commissario straordinario: si può nominare per predisporre un piano straordinario per riqualificare territorio e infrastrutture. Il Commissario, che avrà risorse fino a 30 milioni, può avvalersi del supporto di Invitalia e avere una sua struttura di sostegno per 1 anno (prorogabile di un altro).

Progetti anti-degrado: Il Ministero dell’Università finanzia progetti per costruire o rigenerare edifici e spazi nel Comune da destinare ad attività educative e formative. Gli interventi saranno finanziati con il Fondo speciale per la ricerca (FISR) per 5 milioni di euro nel 2024.

Più sicurezza: Si autorizza il comune ad assumere a tempo indeterminato 15 agenti di polizia locale per garantire più sicurezza urbana e controllo del territorio.

Pene più severe 

Obbligo scolastico: pene più severe per chi non manda i figli a scuola. Per le assenze ingiustificate del minore, si prevede anche la reclusione fino a 1 anno. La mancata regolare frequenza a scuola preclude alla famiglia l’accesso all’assegno di inclusione. Le scuole statali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono attivare incarichi temporanei di personale ATA per contrastare la dispersione scolastica e sostenere gli studenti.

Divieto di accesso in ogni luogo di spaccio e DASPO: Si inaspriscono le pene per alcune misure di prevenzione come il Daspo. E si estendono a minori che hanno già compiuto 14 anni. Scatta la reclusione da 1 a 3 anni (era da 6 mesi a 2 anni) e la multa da 10.000 a 24.000 euro (era da 8.000 a 20.000 euro). E si amplia l’ambito di applicazione della misura del divieto di accesso a tutti i luoghi di spaccio.

Pene più severe per armi e droga: Aumentano le pene per il porto abusivo d’armi e per reati di lieve entità relativi alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti (da 4 a 5 anni). Per reati gravi come mafia e terrorismo può scattare la decadenza della potestà genitoriale.

Stop uso cellulare e pc: è fatto divieto del loro uso ai giovani responsabili di violenze tra i 14 e i 18 anni, ma in caso di condotte più gravi anche per quelli tra i 12 e i 14.

Novità in ambito penale

Le «stese» (manifestazione di terrore con scorribande tra babygang) non saranno più considerate «aggravanti» di altri reati, ma costituiranno un delitto a sé.

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