Due poliziotti salvano una donna dalla violenza, lei li ringrazia con una targa. Un agente-eroe è di Caivano

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A volte, un gesto può salvare vite umane e c’è chi lo riconosce, come è accaduto alla signora Valentina, che ieri ha fatto visita agli uffici della Questura di Napoli per ringraziare i suoi angeli, ovvero i poliziotti, Mauro e Francesco. I due agenti, lo scorso 25 Novembre, proprio in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, hanno aiutato la donna a divincolarsi dalle violenze ripetute da parte del marito. 
 
 
L’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha seguito il caso della donna, in tutti gli aspetti, per tutelare la sua incolumità. Valentina, per ringraziare i due agenti che quel giorno le hanno salvato la vita, ha deciso di omaggiarli con una targa. Tra i due, uno è di Caivano, Francesco De Micco, 39enne figlio d’arte e dottore in Giurisprudenza, con 20 anni di esperienza in strada.
 

La vicenda

 
L’ assistente capo, Francesco De Micco, lo scorso novembre ha salvato la vita alla donna, liberandola dal marito carnefice, che dopo aver tentato di strangolarla l’ha colpita ripetutamente alla testa, con una chiave inglese procurandole lesioni guaribili per 40 giorni. L’uomo è stato tratto in arresto, la donna subiva da oltre vent’anni violenza e finalmente è stata liberata. 
 
E’ bello ricordare un esempio del genere proprio oggi, 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. 
 

Ecco l’articolo pubblicato sul quotidiano “Roma”

NAPOLI. Arrestato per percosse e violenza ai danni della moglie, grazie alle volanti della Questura di Napoli, dove gli agenti sono riusciti ad intercettare il veicolo, dopo una segnalazione. E’ accaduto in via Toledo, il 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il 44enne era stato notato a Chiaiano, a bordo della sua Fiat 500 blu, mentre stava picchiando ripetutamente sua moglie con una chiave inglese. Successivamente, lo stesso veicolo è stato fermato per un controllo di routine in via Toledo, dagli agenti della squadra volanti della Questura di Napoli. Alla richiesta dei documenti, l’uomo ha cominciato a mostrare atteggiamenti di insofferenza e alla domanda degli agenti rivolta alla donna, dopo aver notato il comportamento sospetto del coniuge, se c’era stato un problema tra i due, la vittima non ha proferito parola. Successivamente i due, dopo il rilascio, sono stati individuati nel quartiere Materdei, dove la donna è stata costretta a chiedere aiuto ad un’autovettura in transito per sfuggire alle numerose violenze ripetute dal marito. La conducente, che ha messo in salvo la donna, ha chiamato il 113 e sono stati allertati nuovamente gli agenti della Questura. All’arrivo dei sanitari e delle forze dell’ordine, la donna è stata ritrovata in piena crisi di pianto ed evidente stato di shock, mentre l’uomo era ancora intento a dare colpi sull’abitacolo dell’autovettura dell’altra donna, il veicolo della soccorritrice era stato bloccato dalla vettura del 44enne. Mentre il resto della città cercava di mostrare solidarietà alle vittime del femminicidio, nel frattempo accadeva sotto gli occhi di tutti un altro dramma che avrebbe sfiorato la tragedia, se non ci fosse stato l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
L’uomo è stato arrestato e condotto al carcere di Poggioreale, per lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia, a seguito delle indagini condotte dagli inquirenti, sarebbe emerso infatti che le violenze subite dalla donna avvenivano da anni. La donna è stata condotta all’Ospedale dei Pellegrini, dove è stata dismessa con una prognosi di 40 giorni, riportando un trauma cranico, ecchimosi multiple nel tentativo di strangolamento e contusioni varie. La vittima subiva reiterate violenze, da oltre trent’anni, in famiglia, vivendo una situazione di disagio, non solo perché aveva dei problemi con il marito, ma subiva la presenza della suocera, che più volte la intimava a non sporgere denuncia contro il figlio, infatti sarebbe stata minacciata in passato a ritirare una denuncia che lei stessa gli aveva fatto per difendersi. Nella sua famiglia tutti conoscevano il dramma, ma nessuno riusciva a darle una mano. Grazie agli agenti, è stata messa in salvo.

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