Il principio di rotazione delle ditte avviato con successo a Caivano

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2015

La vicenda evidenziata nelle scorse settimane della mancata rotazione di alcune ditte ha scaturito il controllo delle autorità competenti e diverse aziende sono finite sotto la lente d’ingrandimento per continui lavori e fatturazione elevata per il Comune di Caivano.

Nel caso di appalti sottosoglia che utilizzano la procedura negoziata, per il rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti e in modo da assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese, è espressa previsione normativa nella fase di consultazione degli operatori economici evitare di invitare a presentare un’offerta il precedente affidatario.

Lo ha ricordato il Consiglio di Stato con la sentenza n. 1524 del 5 marzo 2019 intervenuta nuovamente su un tema che attende da tempo quelle modifiche ritenute necessarie da tutti gli operatori del settore ma, ad oggi, lontane da un approdo sicuro e sul quale sono vigore le Linee guida ANAC n. 4 che contengono specifiche indicazioni sulle modalità di selezione degli operatori economici prevedendo che il principio di rotazione si applica quando l’affidamento immediatamente precedente e quello attuale hanno ad oggetto lo stesso settore merceologico, le stesse categorie di opere o settore di servizi.

Tutto ciò finalmente sta accadendo a Caivano, dove per i lavori consueti di manutenzione: strade, perdite idriche, ostruzione fognature e lavori in generale non è più a lavorare sempre la stessa ditta, ma ci sono piccoli step di lavori affidati a svariate aziende.

Il principio di rotazione è stato applicato anche per i lavori di ammodernamento del cimitero, con suddivisione in lotti dove hanno partecipato diverse ditte lavorando con accuratezza sotto l’occhio vigile dei sovraordinati e dei dipendenti comunali.

Ora quello che manca è una lista veritiera e aggiornata delle ditte fiduciarie del Comune con aggiornamento delle visure camerali con il  tipo di attività (primaria e/o secondaria) esercitata dall’impresa secondo la codifica ATECO, classificazione approvata dall’Istat in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. Nella stessa sezione “Attività, Albi, Ruoli e licenze” sono presenti anche informazioni sugli Addetti: numero, tipologia (dipendenti, indipendenti, collaboratori, …), per avere finalmente sul territorio ditte di qualità.

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