Sale gioco e Coronavirus: in Campania è record di chiusure

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L’impatto del Coronavirus su diverse attività imprenditoriali ha lasciato dei segni spesso indelebili. Tra le tante attività colpite, una di quelle che si è vista maggiormente danneggiata è sicuramente quella delle sale gioco. Difatti, si tratta di un settore che ha registrato diversi stop durante quest’anno di pandemia e che ancora oggi non vede particolari sbocchi positivi. Oltre a questo, c’è da considerare il vero e proprio boom del gioco online. Vediamo nel dettaglio.

Boom del gioco online

Come anticipato, anche a causa delle chiusure delle sale gioco, si è registrato nell’ultimo anno un vero e proprio boom di casinò online. Moltissime persone hanno trovato più comodo giocare direttamente da casa, difatti unica possibilità al momento di poter scommettere. Si può giocare praticamente da qualsiasi device, pc, smartphone o tablet. Al giorno d’oggi ci sono moltissimi siti e quindi spesso e volentieri gli utenti si rivolgono a siti come www.italcasino.net, portali dove è possibile leggere recensioni e pareri circa i tanti casinò online presenti in rete. 

In Campania oltre 2700 chiusure

Il record di sale gioco chiuse in tutta Italia a causa della pandemia spetta alla Regione Campania, che ha registrato oltre 2700 chiusure a causa della pandemia e delle restrizioni messe in atto dal Governo per fronteggiare quest’ultima. In totale, in tutto il Belpaese, si parla di oltre 15 mila esercizi commerciali votati all’attività di gioco, quindi scommesse e casinò, costretti a chiudere. Anche diversi casinò storici hanno seguito lo stesso destino.

Come detto, la Campania è stata la Regione più colpita dalla pandemia sotto questo punto di vista: delle 2700 sale gioco chiuse, oltre 2 mila sono agenzie di scommesse, le restanti si suddividono in sale bingo e simili. Altre regioni che hanno risentito particolarmente delle chiusure delle restrizioni sono la Lombardia e il Lazio, con numeri nettamente inferiori alla Campania (si parla di circa 1900 e 1500 chiusure). 

Perdite ingenti

Le perdite registrate dal settore delle scommesse e delle sale gioco in generale sono davvero significative. Stando ad alcuni dati, pare si sia registrato un calo del 54% rispetto all’anno precedente. Difatti, da marzo 2020 le sale gioco sono state costrette a tenere le serrande calate costantemente. Tra ricorsi e controricorsi, non c’è stato verso di cambiare le cose e attualmente bisogna aspettare soltanto nuove disposizioni governative. La sensazione, però, è che anche il 2021 sia un anno assolutamente molto complicato per gli imprenditori del settore.

Tutto fermo fino al 6 marzo

Con il ritorno alla zona arancione da domenica 21 febbraio, si è andati verso un altro stop alle aperture delle sale gioco. Tra le tante attività commerciali che dovranno rimanere chiuse, infatti, ci sono anche le sale scommesse, sale bingo, e slot machine, oltre che i casinò. 

Insomma, si è tratta di un’altra vera e propria mazzata per tutti gli imprenditori del settore che dovranno far fronte ad una emergenza davvero importante sotto il punto di vista socio-economico. In Campania, rimane tutto fermo almeno fino al 6 marzo, nella speranza che qualcosa possa cambiare. La speranza è proprio quella di poter assistere a delle riaperture, magari anche con limitazioni d’orario e con ingressi contingentati.

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