Assegno Unico 2023, aumento dell’importo. Prorogata la richiesta

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A un anno dall’entrata in servizio a pieno regime, l’Assegno Unico 2023 vede una serie di importanti novità. La prima è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 e prevede l’aumento dell’importo dell’assegno per i nuclei con figli minori a carico, i nuclei numerosi e quelli con figli disabili.

Inoltre, analogamente a quanto accade per le pensioni, anche l’importo dell’Assegno Unico 2023 sarà rivalutato per adeguarlo all’inflazione. In particolare la percentuale di rivalutazione per gli importi 2023 è pari all’8,1%, e si applica sia sugli importi base che sulle maggiorazioni: questo vuol dire che l’importo-base per figli minorenni passa da 175 a 189 euro per quanto riguarda la soglia massima, mentre la soglia minima passa da 50 a 54 euro.

La rivalutazione si applica anche alle soglie ISEE: quest’anno la soglia da 15.000 viene estesa a 16,215 euro e alla maggiorazione per il terzo figlio, anch’essa legata all’Isee, passa da 85 a 91,90 euro, mentre l’importo relativo alla maggiorazione per giovani madri under 21 passa da 20 a 21,60 euro.

 

L’Inps ha chiarito che “a partire dal 1° marzo 2023, per coloro che hanno già trasmesso la domanda di Assegno unico e universale all’INPS entro il 28 febbraio 2023, che non sia stata respinta né revocata, decaduta o oggetto di rinuncia, non sussiste l’onere di ripresentarne una nuova per continuare a fruire dell’Assegno medesimo per tutto il periodo 2023.“

Questo perché chi ha già fatto domanda l’anno scorso vedrà accreditato l’assegno automaticamente anche quest’anno. Resta tuttavia l’obbligo di presentare una DSU aggiornata ogni anno per avere un’attestazione ISEE valida. L’Isee va presentato entro il 28 febbraio di ogni anno, per non rischiare di ottenere solo l’importo minimo dell’Assegno. In ogni caso, se l’ISEE viene presentato in ritardo ma entro il 30 giugno 2023 si avrà diritto all’importo pieno e agli arretrati.

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