Caivano, giornata ‘infuocata’, Vigili del Fuoco stabilmente sul territorio

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Caivano – E’ sabato 27 maggio ed è ufficialmente partita la stagione dei roghi estivi. Giornata nera ieri, già a mezzogiorno all’interno della zona industriale vasto rogo spento con due autobotti, ma il clou si è avuto in serata.

Dalle 17,00 ha incominciato a bruciare una vasta zona, da 4vie a Caivano, passando per per viottolo delle serpi, fino ad arrivare a via Saggese di Afragola, roghi accesi sistematicamente e secondo una logica.

Dall’incrocio 4vie si entra all’interno di una stradina che per metà è territorio di Caivano, per l’altra metà Afragola, per diverse centinaia di metri si passa tra rifiuti di varia specie abbandonati ogni giorno, fino ad arrivare alle spalle dell’impianto carburanti Repsol dove è interessato anche il territorio di Cardito.

Mentre non vi era Polizia Municipale e Carabinieri locali disponibili, sono scesi in campi i volontari, le Guardie Ambientali d’Italia con Giuseppe Nocerino e Giuseppe Vallante, l’Apam con Francesco Cecere e Luigi Esposito e  il nucleo delle guardie ambientali di Cardito con Angelo Chiacchio.

E’ stato lanciato l’allarme e chiamato i vigili del fuoco, che avevano la grande difficoltà di individuare l’ingresso per arrivare all’interno dei terreni, in circa 2 km i focolai erano cinque e il fumo nero aumentava pian piano, quindi con l’ausilio di Giuseppe Vallante esperto radio, si sono intensificate le indicazioni radio e si è scelta la strategia, quindi un’autobotte ha iniziato a spegnere verso Cardito, un’altra dal lato di Caivano, zona Scotta. In zona anche i Carabinieri di Casoria che hanno supportato l’azione.

Dopo quasi sei ore, si è conclusa l’operazione, alle 23,00 le squadre hanno lasciato la zona, ma lo scenario è stato apocalittico come al solito, oltre alla sterpaglia ha bruciato guaina, vernici, amianto, frigoriferi e  diluenti, perciò erano visibili fumate nere. 

Per concludere, si è visto bruciare anche al campo rom, l’immediato intervento ha bloccato un possibile rogo con l’intento di bruciare fili per ricavare rame.

Ora serve molta attenzione, nel periodo più caldo, l’amministrazione Monopoli non ha ancora firmato il rinnovo della convenzione alle Guardie Ambientali d’Italia, con volontari che fanno l’impossibile non avendo la giusta copertura, nell’ultima Consulta Ambientale l’assessore Baldi aveva preso l’impegno di iniziare il progetto per chiudere alcune stradine, dove c’è maggiore sversamento, con delle sbarre metalliche che potevano tutelare anche i contadini, ma ad oggi, come prevedibile, nulla è successo.

 

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