Napoli, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore il “Museo della Follia”

0
1764

La mostra è curata da Vittorio Sgarbi

 di  Bianca Buononato

NAPOLI. “Entrate, ma non cercate un percorso. L’unica via é lo smarrimento”. É questo l’aforisma che ci riceve sul varco d’ingresso del “Museo della follia”, mostra a cura di Vittorio Sgarbi presso l’imponente Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietra Santa a Napoli, in via Tribunali, cuore della città. La mostra ospitata nella Basilica, già dallo scorso 3 Dicembre 2017 ed aperta fino al prossimo 27 Maggio, presenta opere di grandi esperti come Goya, Bacon, Mancini, Sandri, Gemito e Ligabue, accompagnate da citazioni e testimonianze di importanti poeti. Tra questi Alda Merini, donna simbolo di un’arte che supera ogni steccato psicologico e convenzionale.

Nel loro caso, l’insania ha determinato un’arte mistica ed unica nel suo genere. Tra le esposizioni, inoltre, il curatore dedica uno spazio all’idolo calcistico di tutti i napoletani: Diego Armando Maradona.  Varie radiografie del “pibe de oro”, studiate attentamente da un celebre ortopedico, raffigurano il piede dell’argentino in una posizione anomala e della mano che riporta all’indimenticabile goal segnato contro l’Inghilterra nei quarti di finale in Messico nel 1986.  Il percorso struggente e persuasivo dell’itinerario artistico é immerso nel buio ombroso, caratterizzato da dipinti, video, fotografie, lettere ingiallite mai spedite e dalla riproduzione di voci soffocate attraverso installazioni multimediali. La rassegna riesce a restituire spessore e autorevolezza a quelle voci troppe volte sedate e soppresse, mai considerate arte. Ora Vittorio Sgarbi cerca di porvi rimedio aprendo il dibattito con il “Museo della follia”.

 

Previous articleVolley femminile, la Phoenix Caivano batte la squadra del Nola
Next articleIncidente sulla Complanare: due auto coinvolte, strada chiusa, non ci dovrebbe essere nessun ferito
Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here