La vicenda Tari è ancora aperta, ma i conti non tornano

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Tari Caivano
Tari Caivano

La sentenza emessa dal Consiglio di Stato in data 29 marzo 2019 con la quale il predetto organo di giurisdizione amministrativo ha rinviato al 24 ottobre 2019 l’esame nel merito della precedente decisione del Tar Campania che aveva annullato la delibera adottata dal Consiglio Comunale del settembre del 2017 durante la gestione del dott. Monopoli. (Pagamento della 5 rata)

Questa decisione del Consiglio di Stato non è risolutivo di una problematica che è al centro di vibranti polemiche.

Nel 2016 la Tari per il Comune di Caivano veniva fissata in € 6,800 milioni, nel 2017 veniva aumentata a € 8,100 milioni con l’aggiunta anche di una 5 rata supplementare, poi nel 2018 veniva stabilito lo stesso importo dell’anno precedente senza nessuna approvazione del Pef (Piano economico finanziario) che stabilisce le spese effettive annualmente il costo del servizio.

Al di là del merito sulla legittimità della delibera approvata dall’ex sindaco Monopoli resta il problema di come il servizio di Igiene Urbana sia aumentato di un milione e trecentomila euro in pochi mesi.

Oltre alle carte, puntualmente pubblicate sul sito istituzionale, serve capire il perchè di questo aumento vertiginoso, risposta che spetterà agli attuali commissari

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Pasquale Gallo, nella comunicazione da più di vent’anni, ha studiato Marketing e Quality e cura diverse campagne pubblicitarie regionali. Giornalista pubblicista dal 2007, ha sempre scritto di sport, partendo da testate cartacee come Cronache di Napoli, Il Roma e Il Partenopeo, entrando nel web fondando Pianetanapoli nel 2006. Ad oggi oltre ad essere editore di Zona Calcio, portale e trasmissione radiofonica, collabora con TuttoCasertana e Capri Event Tv. Nel 2015 fonda IlgiornalediCaivano.it che non è solo un progetto editoriale, ma un vero punto di riferimento per l’intera cittadinanza con un continuo interagire attraverso email e social network.

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