Per le ecoballe di Caivano si dovrà aspettare il 2024. De Luca delude le attese

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Le ecoballe sono diventate icone, oggetti o solo concetti da utilizzare in campagna elettorale. Si ricorda rispetto a quelle nazionali la costruzione del ponte sullo stretto, l’abolizione del canone Rai, l’abolizione delle tasse universitarie ecc.

Oppure quelle opere che alcune generazioni al sud non hanno potuto vedere la realizzazione, come per l’autostrada Salerno –Reggio Calabria.

Gli oltre 4,2 milioni di balle di rifiuti, corrispondenti circa 5,6 milioni di tonnellate, definite con un neologismo “ecoballe”, sono state stoccate tra gli anni 2001 e 2009 in ventisette siti della regione Campania. Esse sono costituite dai rifiuti urbani provenienti dai due flussi di sopravaglio “primario e secondario” degli impianti di selezione denominati STIR (Stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti) presenti in Campania.

Nella zona a nord di Pascarola a confine con Marcianise ci sono circa 409 mila tonnellate di rifiuti che vengono ricordate di tanto in tanto giusto per pubblicità.

Le eco balle sono state le protagoniste delle ultime elezione regionali della Campania.

  • 20 dicembre 2014 – La promessa di De Luca: «In un anno via le ecoballe»

L’intervento conclusivo del sindaco di Salerno alla due giorni “La terra delle idee”. In dieci tavoli di confronto il programma per guidare la Regione. De Luca è poi tornato su due cavalli di battaglia della sua campagna elettorale: la sanità e i rifiuti. Ha parlato delle ecoballe come di una tragedia da cui liberare la Campania e annunciato che, fatta la scelta tecnica sulla strada da seguire, «poi si va avanti a carrarmato».  «Sono già stato nella terra dei fuochi – ha ricordato – e ho impegnato la mia parola d’onore che nell’arco di una consiliatura questo problema sarà risolto.

 

  • 22 giugno 2015 – Rifiuti: De Luca, in 2 o 3 anni ecoballe via da Campania

Per lo smaltimento delle ecoballe dal territorio campano ”non ci sarà nessun inceneritore”  ma  ”pensiamo ad una soluzione che tenga conto delle risorse disponibili e dei tempi di soluzione dei problemi che devono essere accelerati e della sostenibilità sociale degli interventi”.  Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno a Portici (Napoli) in una conferenza stampa dedicata alle problematiche della Terra dei Fuochi. De Luca ha illustrato il programma per lo smaltimento delle ecoballe e per il monitoraggio del suolo e dell’acqua con l’obiettivo di fare ”della Campania una delle regioni più controllate”.  De Luca parlando ai giornalisti ha spiegato: ”credo che nel giro di 10 – 15 giorni saremo in grado di offrirvi una ipotesi di soluzione tecnica definitiva per il problema delle ecoballe. Rimane l’obiettivo di eliminare in 2 o 3 anni tutte le eco balle dal territorio della Regione Campania e già stiamo lavorando a questo”.

 

  • 07 novembre 2018 – Rifiuti, De Luca: “Ecoballe, ritardo di 10 mesi”

Roghi, ecoballe, siti di compostaggio. Vincenzo De Luca parla a tutto campo sui rifiuti a margine della sua visita al Conservatorio di San Pietro a Maiella. “Sullo ecoballe siamo in ritardo di 10 mesi – ammette il presidente della Regione Campania – I fattori sono diversi: innanzitutto la cura che abbiamo messo nel rispetto delle regole per la scelta delle aziende; inoltre, è cambiato il mercato mondiale dei rifiuti e ci sono alcuni Paesi che non accettano più i rifiuti italiani. Ma il programma va avanti”.

Per chiudere il ciclo integrato dei rifiuti, il governatore punta sui siti di compostaggio: “Dobbiamo portare la raccolta differenziata al 60 per cento su base regionale. Abbiamo rinunciato alla costruzione di altri tre termovalorizzatori. Ciò significa che dobbiamo puntare sui siti di compostaggio e superare le battaglie idiote dei comitati: questi impianti sono tra i più sicuri esistenti”.

Il programma per il compostaggio potrebbe partire a breve ed è lo stesso De Luca a indicare dove sorgerà il primo sito: “Spero di chiudere le gare entro fine mese e credo che il primo impianto sorgerà a Pomigliano. Vorrei posare la prima pietra a gennaio 2019”. Chiusura sui recenti roghi che hanno colpito terra dei fuochi: “Questa emergenza è legata alla presenza di fabbriche abusive, che smaltiscono illecitamente i rifiuti speciali. Siamo di fronte a una contraddizione: dovremmo chiudere decine di queste aziende, ma si creerebbe un problema occupazionale”.

 

  • 26 Marzo 2019 – Ecoballe, De Luca rilancia: “Ritardi superati”

“C’è stato qualche ritardo ma abbiamo imboccato la strada giusta. Ripuliremo la Campania di tutte le ecoballe“. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo nel merito dei dubbi sollevati ieri dal presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, e soprattutto dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sul piano della Regione per smaltire 5,6 milioni di tonnellate di ecoballe.

Il presidente della Giunta, parlando a margine dell’inaugurazione di un reparto nell’ospedale di Frattamaggiore spiega dunque che quelle di Costa e Cantone “non erano critiche ma considerazioni di fatto. È chiaro – ammette però il presidente De Luca – che i tempi si sono allungati ma chi conosce il settore sa che è diventato complicato trovare uno sbocco per i rifiuti accumulati perché sono chiusi tutti i mercati“. Nonostante i ritardi il numero uno della Regione Campania assicura che “stiamo andando avanti – sottolinea –e abbiamo appena completato la gara per lavorazione di un terzo delle ecoballe per cui fare la differenziazione spinta e produrre combustibile solido secondario“

Stanno terminando i cinque anni e si pensa alla prossima campagna elettorale

La Regione Campania durante il convegno ‘Campania per l’Ambiente’ ha reso pubblico un dato che non solo dimostra che la promessa del 2016 non è stata mantenuta ma che per completare la rimozione delle ecoballe accumulate in Campania, bisognerà attendere almeno il 2024.

Quindi saranno necessari altri 5 anni di attesa e si spera non di promesse per vedere finalmente sparire la vergogna delle ecoballe dalla Campania.

Inizialmente le ecoballe da smaltire erano 5,6 milioni di tonnellate, ad oggi ne restano ancora 4,3 milioni di tonnellate.

Caivano ancora ultima

In questi cinque anni di governo De Luca a Caivano solo ripulita l’ex Igica, mentre la montagna di ecoballe fatta nascere nel 2001 è ancora lì. Ora secondo il cronoprogramma studiato dalla Regione Campania, Caivano verrà liberata nel 2024, quando nel proprio stir verranno rilavorate 2 milioni di tonnellate di rifiuti.

Sarà vero?

 

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