Buco di oltre 4 milioni di euro per i lavori al Parco Verde nel 2002

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L’organo straordinario di liquidazione (Osl) sta procedendo a liquidare le ditte e aziende che hanno accettato il concordato economico con il Comune di Caivano, tutti i creditori che regolarmente avevano presentato fatture entro il 31 dicembre 2015.

Purtroppo le pendenze economiche dell’Ente sono ancora diverse (contabilmente successive al 2015), una di questa è legata al finanziamento ottenuto per i lavori di ammodernamento del Parco Verde iniziati nel 2002.

Questa nuova vicenda è emersa dalla deliberazione della Commissione Straordinaria n.96 del 13 giugno 2019 e denunciata nuovamente dalle pagine Facebook dall’ex consigliere comunale Angelo Marzano che proprio in un consiglio comunale dell’amministrazione Monopoli denunciò il nuovo buco economico.

Infatti un’altra tegola si è abbattuta sulla gestione dei commissari. E’ pervenuta una ingiunzione fiscale n.1/2019, con cui il Commissario di Governo per il contenzioso ed il trasferimento delle opere di cui al Titolo VIII della legge n. 219/1981 ha ingiunto il Comune di Caivano al pagamento di € 4.416.532,90, oltre interessi a far data dal 17 ottobre 2016.

La richiesta si riferisce alla mancata rendicontazione da parte del comune delle somme erogate dal predetto Ente relativi alla manutenzione straordinaria degli edifici presenti nel Parco Verde (Alloggi, botteghe, negozi e scuole). Al Comune di Caivano venne erogato un finanziamento pari a € 12.379.697,21.

L’intervento fu affidato all’ex Igica che aveva il compito di eseguire i lavori.

Il Commissario Straordinario per il contenzioso il 7 ottobre 2016 ravvisò alcune incongruenze tra le somme erogate e le rendicontazioni prodotte dal comune di Caivano, e perciò chiedeva di restituire la somma di € 4.616.532,20 oltre interessi maturandi.

Quando arrivò la nota, il sindaco era Simone Monopoli, ci fu una corrispondenza interna agli uffici avviata all’epoca dal responsabile settore Ragioneria, Dott. Vito Coppola che chiese documentazione agli uffici competenti (predecessore Ragioneria, dott Sirico e resp. tecnico Lanna).

La documentazione richiesta non fu mai prodotta, fu preso tempo per effettuare una ricerca in archivio dei faldoni contenente documenti dei lavori al Parco Verde.

A tre anni di distanza la documentazione non è stata trovata costringendo il commissario per il contenzioso ad avviare un contenzioso la comune per il recupero delle somme dovute.

La commissione straordinaria di Caivano si è costituita nel giudizio per opporsi all’ingiunzione fiscale conferendo l’incarico all’avvocato Maria Gabriella Miraglia che dovrà difendere il Comune di Caivano.

Gli articoli denuncia negli anni

https://asud.net/lamianto-di-caivano-al-parco-verde-oltre-10-milioni-di-euro-buttati-per-finte-rimozioni/

https://napoli.fanpage.it/parco-verde-linferno-degli-alloggi-post-terremoto-tra-amianto-e-degrado-salvateci/

 

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