Coronavirus, medici e preti gli eroi moderni

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Delle migliaia di persone che sono scomparse in questa battaglia contro il covid-19 sappiamo poco, qualche frammento di vita. Dove abitavano, dove sono morti e il luogo dove riposano.

Gli aridi numeri delle statistiche ci dicono che a morire sono state in prevalenza persone anziane anche più di qualche giovane vita è stata spezzata.

Questi morti sono a noi sconosciuti, non ne conosciamo il volto, le storie e il vissuto.

In questa strage sono caduti anche oltre 100 parroci, persone che hanno abbracciato la fede in Cristo e hanno scelto di stare vicino alle loro comunità: negli oratori, nei centri di accoglienza, nelle parrocchie di piccoli paesi.

Preti che sono restati per portare solidarietà e una parola di speranza per i più poveri e i diseredati. Oltre ai preti altre persone hanno combattuto la battaglia contro il covid-19, medici, infermieri, operatori del 118 che hanno deciso di fronteggiare la pandemia in prima linea, a mani nude. Sono rimasti fedeli al giuramento di Ippocrate, salvare vite a costo della loro.

Quando questa maledetta pandemia sarà finita bisognerà ricordarli uno per uno, i loro nomi dovranno essere incisi nelle volte delle chiese, all’ingresso degli ospedali, nelle piazze e nei centri commerciali.

Il covid ha stroncato fra gli altri la vita di Luis Sepúlveda, uno scrittore e un militante che ha combattuto contro la dittatura di Pinochet.

Arrestato, torturato, esule, adesso ritornerà nella sua amata Patagonia.

Che la terra sia stata lieve!

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