I sondaggi veri, della vox populi vox dei, lo pronosticano a chiare lettere: Caviano sarà una roccaforte elettorale di Maria Grazia Di Scala. Reduce da un recente incontro politico in città, la consigliera regionale uscente di Forza Italia sembrerebbe destinata a trovar casa (elettoralmente parlando) anche e soprattutto a Caivano.
Forte delle battaglie condotte in Consiglio regionale già all’indomani della sua elezione del 2015, l’esponente azzurra sembrerebbe infatti godere la stima dei caivanesi.
I quali non dimenticano l’impegno politico e istituzionale contro i licenziamenti alla Mecfond, il sostegno dato alla popolazione contro il fenomeno dei roghi tossici e la difesa ad oltranza del territorio dalla decisione del governo regionale di sommare allo Stir di Pascarola un impianto di produzione di combustibile solido secondario da rifiuti solidi urbani, il Css, per finire alle ‘barricate’ erette per scongiurare la realizzazione su terreno agricolo dell’impianto Biotech di smaltimento rifiuti e produzione di biogas sulla quale non sono mancate interrogazioni, esposti ed interlocuzioni con tutti gli enti competenti.
“Caivano – ha sempre sostenuto la consigliera Di Scala – è una realtà dalle potenzialità enormi che non può reggere questa inaccettabile attività di devastazione ambientale. Non può pagare questo prezzo e serve subito una netta inversione di marcia”.
Il riferimento va alla più volte invocata bonifica del territorio, all’attivazione di misure di monitoraggio e prevenzione dei roghi e a specifici screening sanitari, attività invocate a più riprese sulla stampa ed anche in specifici documenti istituzionali.
Audizioni disertate e interrogazioni rimaste senza risposta, va riconosciuto, non l’hanno mai demotivata o fatta arretrare di un millimetro. Come nel caso delle barricate alzate lo scorso anno quando, con lo stop tecnico dell’inceneritore della confinante Acerra, Caivano era stata individuata come sito di stoccaggio temporaneo.
 che appoggia la candidata nella battaglia ambientale.){kind=link}