Ipogeo di Caivano al MANN, visitabile da giugno 2021

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L’ipogeo romano, scoperto nel 1923 nei pressi della chiesa di S. Barbara a Caivano durante alcuni lavori di sterro nel giardino di proprietà del Sig. Simone Serrao in via Principessa Margherita n° 59, attualmente via Libertini. Si tratta di una tomba gentilizia, databile alla fine del I – inizi del II secolo d.C., che si configura come una camera a pianta quadrata, coperta con volta a botte su cornice aggettante, che presenta lungo le pareti tre letti funebri dove, secondo il rito dell’inumazione, erano deposti i defunti e presenta una ricca ed articolata decorazione dipinta

 

E’ stato ricostruito in un cortile del Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed è uno dei monumenti individuati come oggetto di studio e di ricerca nell’accordo stipulato nel 2002 tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta e il Centro di Eccellenza per la restituzione computerizzata di manoscritti e monumenti della pittura antica, della Università Federico II di Napoli. Attualmente è nel giardino della Vanella del MANN e per le sue caratteristiche strutturali rimarrà quasi completamente interrata la tomba e sarà visibile dal pubblico solo tramite una scalinata (per i diversamente abili sarà creato un sistema di accessibilità virtuale tridimensionale).

Sul portale del Museo Nazionale di Napoli (Mann) e riproposto anche dal sindaco di Caivano Falco sono state scattate le prime foto e l’annuncio che sarà visitabile da giugno 2021.

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