Gli uomini illustri e le dinastie di più antiche di Caivano

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Il primo caivanese menzionato negli annali è stato Giovanni De Li Paoli, nacque nel 1340, da Arcivescovo operò in due diocesi e quando morì nel 1404 fu sepolto nella chiesa di San Pietro in Caivano a sinistra della ancora esistente porta piccola.

Il cognome è ricorrente negli annali, infatti Giovanni De Li Paoli II fu capitano di Capua, giustizieri di corte, senatore di Roma, fu anche reggente della curia Vicarile .

Il terzo è Marino De Li Paoli arcivescovo di Acerenza e Matera, un altro De Li Paoli di nome Paolo fu consigliere di Re Ferdinando insignito con il titolo di barone di Misurata nel 1486 sposò Aurelia Domitilla, figlia di Giovanni Pontano: Pontano fu  presidente della reggia camera era anche un insigne scrittore, tanto grande che dopo la sua morte aprirono un accademia a suo nome, l’accademia Pontaniana.

L’ultimo De Li Paoli nacque il 1776, morì a 43 anni ed era soprannominato il tempesta. Fu allontanato dall’università Federico ll per aver malmenato riducendo in fin di vita un professore di filosofia, lo si ricorda fomentatore di rivolte contro i feudatari del tempo essendo un accanito sostenitore delle prime idee unitarie.

La seconda dinastia più antica è quella dei Marzano già nota nel 14esimo secolo proprietaria di diversi feudi compreso il nostro che inseguito fu ceduto a Cola Bozzuto nel 1452, in quel periodo erano una famiglia potentissima che disponeva di un piccolo esercito, posto a difesa di un vasto territorio, tra l’altro era proprietaria della città di Sessa e di Trani un capostipite di nome Antonio fu principe di Trani duca di Sessa e  barone di Caivano.

Un altro Marzano importante si chiamava Gregorio, nacque nel 1655, da piccolo fu alunno del seminario di Aversa dove studiò lettere, greco e latino poi si iscrisse all’università Federico II ed in 5 anni riuscì a laurearsi in diritto canonico civile e filosofico. Proprio riguardo all’ultima materia  aprì a piazza  San Gaetano a  Napoli una scuola ed in poco tempo si iscrissero studenti provenienti anche da città limitrofe. Una scelta che valse onorevoli  riconoscimenti, a 28 anni sposò Girolama Palmieri, figlia di Lorenzo, capitano dell’esercito vaticano.  Gregorio purtroppo morì dopo poco tempo consumato da un’infezione lenta e continua, un suo fratello Antonio curato della chiesa di San Pietro, lo volle ricordare con una targa murata sul pilastro di fronte alla porta della sacrestia.

Adesso menziono i singoli dotti caivanesi: Giacomo Guerrasio (1575) magistrato e giudice presso 2 Curie Napoletane, Nicolò  Braucci (1719 ) scrittore e medico naturalista, Nicola Liborio D’Ambrosio  (1758 ) professore di logica e metafisica, Francesco De Falco (1785) professore di lettere filosofia  e teologia, Domenico D’Ambrosio (1816) medico ed insigne scrittore, Domenico Lanna (1834) primo storico caivanese.

Lanna nell’introduzione del suo primo libro: dichiara un popolo che non ha storia propria non ha coscienza di sé e difficilmente migliora perché non potendo raffrontare il passato al presente non se lo può proporre come esempio di imitazione per l’avvenire.

Nel chiudere mi preme evidenziare caivanesi ancora in auge i quali senza sé e senza ma saranno ricordati nel tempo a venire: Angela Zampella direttrice del dipartimento farmaceutico dell’università di Napoli, Antonio Parrella professore, scrittore giornalista e presentatore, i maestri di scultura e pittura conosciuti anche in Europa, Mattia Fiore, Antonio Nocera, le dirigenti scolastiche Angela Vitale, Anna Molaro, Carmela e Giovanna Mugione, Antonio Trillicoso professore, scrittore e giornalista.

1 COMMENT

  1. Cosa avrebbe fatto di così importante la dirigente scolastica Angela Vitale? Forse più di un’altra dirigente scolastica che è stata anche Sindaco di Caivano?

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