Tari 2021, nessun abbassamento delle tariffe come promesso

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Nella prossima seduta del Consiglio Comunale prevista per domani, sabato 31 luglio, l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Enzo Falco porrà al vaglio dei consiglieri comunali i costi della tassa sui rifiuti solidi urbani per l’anno 2021 che resteranno invariate per le utenze domestiche mentre ci sarà un leggero aumento per quelle non domestiche. (che avranno un benefit dallo Stato)

Le differenze di costo

Il costo complessivo del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti è stato stabilito e validato dall’Arera (L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in 8.740.445 euro.

La stessa autorità aveva stabilito il costo del servizio per l’anno 2020 in 8.514.985 euro. Nell’anno 2019, invece, la terza commissariale che guidava il comune approvava un P.e.f., elaborato da un’azienda privata, la Geropa, per un importo di euro 7.764.984 al netto del tributo provinciale.

Nel 2020 l’amministrazione Falco con delibera di consiglio comunale n.39 del 30 novembre 2020 confermava per l’anno 2020 le tariffe stabilite per il 2019.

L’autorità Arera demandata all’esame delle tariffe rilevò un differenziale tra i costi previsti nel Pef 2020 e quelli deliberati per l’anno 2019, pari a 750 mila euro.

L’amministrazione comunale del sindaco Falco si impegnò a coprire il disavanzo con un conguaglio da prevedere negli esercizi finanziari relativi agli anni 2021-2022-2023 per un importo di 250 mila euro all’anno a fronte di questo costante aumento della tassa dei rifiuti la raccolta differenziata supera di poco il 30 % (al 32% nel 2020).

Nel contempo è cresciuto in modo rilevante la spesa relativa all’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti (già evidenziato in precedenti articoli da questa redazione, rispetto ai servizi offerti). 

Nell’anno 2019 alla ditta Buttol veniva corrisposto un canone annuo di 4.551.865 iva compresa, alla nuova ditta affidataria del servizio dal febbraio 2020, la Green Line, è stata corrisposta la somma di 5.611.164 euro con un maggiore onere a carico del comune di 1.059.299 euro.

Va sottolineato che la Green Line impiega 77 unità rispetto agli 81 quando sul territorio del comune di Caivano operava la ditta Buttol. (Dato che fa pensare anche chi non è un genio in matematica)

Negli atti inviati dal comune all’Arera vengono previste anche delle entrate; 34.000 euro dal Miur e 80.000 euro erogata dal Conai per l’esercizio finanziario 2019.

Sempre nei predetti atti non si fa alcun cenno alle somme che l’Ente dovrebbe introitare a titolo di ristoro ambientale per la presenza nell’area di Pascarola dello Stir.

Quello promesso che poi non è stato…

Nella proposta all’esame del consiglio comunale di domani per l’anno 2021 riguardo la tassa sui rifiuti è prevista anche una riduzione del 10 % in favore di circa 30 categorie rientranti nelle utenze non domestiche che dovrebbero essere finanziate con il contributo erogato dallo Stato ai sensi dell’articolo 6 del decreto sostegno Bis pari a 359.636 euro.

Quello che emerge dagli atti elaborati dall’amministrazione comunale è un quadro poco esaltante, soprattutto per il sindaco Falco che in più occasioni si era impegnato a ridurre sensibilmente il costo della tassa sui rifiuti e ad aumentare la raccolta differenziata.

Caivano non ha visto nè l’una nè l’altra cosa.

Ai caivanesi viene, invece, chiesto di pagare per un servizio estremamente approssimativo e deficitario, senza aggiungere che da oltre un anno i cittadini attendono la fornitura di diversi materiali per la raccolta differenziata (le buste, bidoni, ecc. )per un valore di oltre 200 mila euro così come previsto nel protocollo sottoscritto dai commissari straordinari con la ditta Green Line nel 2020. Protocollo rinnovato per il 2021 dal sindaco Falco che ha prolungato l’affidamento alla stessa ditta per nove mesi e in scadenza proprio domani 31 luglio.

 

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