Gioco online, quali i presupposti per una nuova regolamentazione?

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Il gioco online legale è passato da sorpresa del 2020, quando si verificò il primo boom dovuto alle chiusure nel gioco terrestre, a realtà vera, concreta e solida dell’intera filiera del gambling. Oggi si gioca online, perché il mondo intero è cambiato diventando una traslazione sul piano della connettività di tutte le azioni del quotidiano. Compreso l’intrattenimento.

Nonostante sia stato un anno produttivo, insomma, per il tessuto del gioco online, anche questa frangia è stata ostacolata a più riprese da una legislazione forse troppo ferrea. Il risultato è stato dare troppo margine di manovra all’offerta di gioco illegale e alle frodi informatiche (leggi il nostro articolo), su cui si sono riversate alcune frange di scommettitori e giocatori. Anche il procuratore Antimafia Federico Cafiero De Raho ha lanciato l’allarme sullo svilupparsi del gioco illegale, che spesso ingrossa le fila della criminalità organizzata.

Bisogna dunque ripartire, riorganizzarsi e stabilire nuove regole ben precise. Il tutto è stato discusso nel panel “La grande corsa del gioco online”, tenutosi nella seconda giornata del SBC Digital Italia – Il futuro del gioco in Italia. L’evento organizzato da SBC e Gioco News è stato moderato da Christian Tirabassi, senior partner di Ficom Leisure. Marco Tiso, online manager director di Sisal, ha dichiarato: “Il mercato online nel primo semestre è cresciuto del 78%, superando i 2 miliardi di euro. Gli omnichannel crescono del 106% anno su anno, mentre gli online-only crescono del 31%. Tuttavia, se guardiamo i dati complessivi del gioco legale in Italia, comparando il 2020 con il 2019, il mercato complessivo non è cresciuto e i clienti betting si sono spostati senza particolari problemi dal retail all’online durante la chiusura dei negozi. Il settore dei casinò in Italia invece è passato da 11,2 miliardi di euro di spesa nel 2019, con una incidenza dell’online del 9 percento, a una spesa di 6 miliardi di euro nel 2020. La spesa sul gioco in Italia durante la pandemia è calata di quasi 7 miliardi di euro. I giocatori betting si sono spostati dal retail all’online mentre i giocatori casinò si sono spostati in minima parte dal retail all’online e probabilmente hanno alimentato il mercato illegale. Come testimoniato dalle ricerche, circa 4 milioni di italiani durante la pandemia hanno usato canali di gioco illegali“.

Le sfide future dei casinò online da un punto di vista della regolamentazione sono state affrontate in un secondo intervento da parte di Tiso: “È importante regolare il settore partendo dalle attese del nuovo consumatore. C’è poi bisogno di una comunicazione che dia visibilità agli operatori legali ma che eviti, nei confronti dei consumatori, un eccesso di comunicazione. Poi, si deve lavorare sul fronte del gioco responsabile e su questo fronte l’omnichannel favorisce una tracciatura efficace che è la base per monitorare possibili deviazioni”.

Quali sono invece i cambiamenti principali affrontati nel primo semestre del 2021? I numeri raccolti da Gaming Report dicono che:

  • Il mercato del gioco online nel primo semestre del 2021 è cresciuto del 78%, superando i 2 miliardi di euro.
  • La spesa sul gioco in Italia durante la pandemia è calata di quasi 7 miliardi di euro.
  • Durante la pandemia 4 milioni di italiani hanno usato canali di gioco illegali.
  • Migrazione massiccia dal retail al digital per il betting, casinò in controtendenza.
  • Crescita del giocatori con diminuzione dei round dei giocatori e dell’entità delle scommesse.

Per quanto riguarda invece le richieste future nell’ambito di cambiamenti e riforme, sono quattro quelle che vanno evidenziate con maggiore fermezza, ovvero:

  • Regolamentazione più logica del settore
  • Marketing sostenibile e aumento del gioco responsabile
  • Superamento della segregazione dei canali
  • Supporto alla crescita dell’online

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