Dal disservizio alla solidarietà. Ecco cosa ci ha insegnato l’emergenza…

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Durante l’emergenza idrica, si sono verificati degli episodi di solidarietà che devono essere raccontati e capiti, soprattutto da coloro che non amano confrontarsi con le piccole realtà provinciali e preferiscono giudicare, spesso, senza sapere.

A Casoria, è stata aiutata una 92enne dai carabinieri della Centrale Operativa. Era senz’acqua da più di 24 ore, rischiando una disidratazione. La signora che viveva da sola, nelle lunghe ore d’attesa, per avere informazioni ha chiamato il 112, cercando di capire i tempi del ripristino del servizio idrico.

La Centrale Operativa ha azionato la spirale di solidarietà, chiamando la tenenza di Arzano, che a sua volta ha deciso di inviarle una pattuglia a casa, che l’ha assistita dandole conforto e delle bottiglie d’acqua. Un gesto di solidarietà, come tanti, che si sono manifestati in questi giorni di attesa e stress.

La 92enne è stata una delle tante persone rimaste a secco durante l’emergenza idrica vissuta nei comuni di Casoria, Cardito ed Afragola, da domenica 22 a mercoledì 25 agosto.

 

Per fortuna, ieri, dal pomeriggio in poi, la tubatura è stata riparata e la condotta idrica dell’Acquedotto Campano è stata azionata. Sono dovute trascorrere ben 12 ore, per avere il ripristino della normalità.

In tanti hanno protestato, stare senz’acqua ad agosto per tanti giorni, con un caldo afoso, è insostenibile!

 

L’emergenza vissuta in tre paesi, quali Casoria, Cardito ed Afragola, in continuo collegamento con Caivano, ha azionato però una sinergia che si è mobilitata dal basso.

Tutto è iniziato dai giornalisti dei tre territori di riferimento, che hanno comunicato tra loro, cercando di aggiornare costantemente i propri cittadini.

Sembrerebbe superfluo volerlo sottolineare, ma forse è importante farlo, che il ruolo di un cronista è quello di informare e soprattutto tutelare la platea dei suoi lettori e della “sua gente” raccontando semplicemente i fatti.

Ognuno ha fatto la sua parte. Politici, istituzioni, cittadini, organi competenti.

Nelle emergenze si comprendono molte cose, ovvero che non ci sono apparenze che “tengano”, o si è validi oppure no, e il lavoro di squadra ne è la conseguenza. Anche le discussioni, che si sono verificate tra le cariche istituzionali, sono state sedate al fine di ottenere un solo obiettivo: ridare l’acqua nei tempi brevi possibili!

Il mio plauso però va sempre ai cittadini che hanno capito il dramma dell’emergenza e hanno atteso, con molta pazienza tante ore al caldo, senza eccedere in toni aggressivi. E nel frattempo, la protezione civile ha dato ogni supporto. I lavori, eseguiti dalla ditta Idroambiente Srl, sono stati seguiti notte e giorno dalla nostra redazione, al fine di raccontare i fatti, ma soprattutto per dare un servizio alla cittadinanza, perché crediamo ancora nelle buone azioni e nella gente per bene.

 

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