Pazza Caivanese, gol del pari al 95′ in casa del Cellole

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E’ una Caivanese da impazzire, all’ultimo respiro trova il gol del pareggio che tiene inalterate le distanze con la seconda in classifica. Trasferta calda quella di Cellole, dove era stata vietata anche la presenza dei supporters gialloverdi, che comunque non hanno fatto mancare il loro apporto all’esterno dello stadio.

Grande cuore per la formazione di mister Dello Margio che resta così al quinto posto, utile per i play off finali, con due punti di vantaggio su tre squadre, Ponte, Castelvolturno e Vitulazio.

CELLOLE: Colino, Di Meo, Di Landa, Quintiglaino C., Fabozzi, Fusco, Senatore (10′ s.t. Freda), Russo (30′ s.t. Zaccariello), Quintigliano M., Ruberto, Palumbo. All.: Cimino

BOYS CAIVANESE: Viola, De Chiara, Boemio, Centanni (13′ s.t. L. Aversano), Falco, Criscito (13′ s.t. Fusco), Aversano A., Malasomma, Torinelli (25′ s.t. Barra), Gelato, Fucito. All.: Dello Margio

Arbitro: Agostino Pecoraro di Salerno. – Assistenti: Spiezia e Abate di Salerno.

Reti: 13′ Fabozzi, 95′ Fusco

Ammoniti: Di Meo, Fabozzi, Quintigliano M., Ruberto, mister Cimino (Cellole); Falco, Fusco, Barra (Caivanese)

Espulsi dalla panchina: Puca (Caivanese); Vitale (Cellole)

Primo tempo

La formazione della Boys Caivanese a Cellole (Foto Cellole Calcio)

Il Cellole parte subito a razzo e mette paura alla Caivanese che sperava in un inzio meno aggressivo. Il gol del vantaggio arriva al 13′ dove da calcio d’angolo da sinistra Fabozzi nel cuore dell’area di rigore ha la possibilità di calciare per due volte, nella prima si supera Viola che devia sulla linea, mentre nulla può sulla seconda conclusione.

I gialloverdi sembrano in difficoltà e il Cellole spinto dal pubblico di casa affonda, al 15′ è bravo Quintigliano a defilarsi al limite dell’area e calciare al secondo palo, palla che esce di poco.

La Boys tenta di offendere, anche se con difficoltà, e al 17′ in una azione in mischia in piena area recrimina per un presunto fallo di mano nell’area piccola di un difensore, per l’arbitro è solo calcio d’angolo.

Con il baricentro alto in cerca del pari, il Cellole trova un ghiotto contropiede al 30′ con palla lunga sulla fascia destra per Palumbo, che forse parte leggermente avanti rispetto alla difesa ospite, appena in area cerca il raddoppio, ma la conclusione è larga e la palla esce alla destra di Viola in uscita a chiudere gli spazi.

Al 34′ ottima azione di Fucito che semina il panico nella difesa rossoblù, slalom tra tre difensori, ma in piena area spostato a sinistra perde la lucidità e viene stoppato al momento della conclusione.

L’ultima azione di rilievo è sui piedi di Gelato che riceve palla da destra, si accentra e calcia dritto verso il primo palo, palla che sfiora il palo.

Secondo tempo

Ad inizio ripresa è subito reattivo Viola che salva su una punizione velenosa calciata da Quintigliano, spostato a sinistra, la palla rimbalza davanti al portiere che è determinante nel deviarla a lato.

All’11’ è nuovamente Gelato a ricevere palla da sinistra, si accentra e calcia, ma questa vola la conclusione è lenta e facile preda di Colino.

Mister Dello Margio si gioca il tutto per tutto e inserisce Luca Aversano e Fusco al posto di Centanni e Criscito, squadra più avanzata con Aversano padrone del centrocampo che tenta spesso il cambio campo.

Il Cellole approffitta degli spazi concessi e al 17′ da azione da destra è bravo Andrea Aversano col corpo a mandare in angolo un traversone basso, al 36′ è ancora super Viola che salva incredibilmente sulla linea un tap in ravvicinato di Mario Quintigliano.

La gara si accende prima del 40′ con Barra che cerca di prendere il pallone al portiere per accelerare le operazioni di gioco, l’estremo difensore si lascia cadere a terra e tra le panchine volano parole con Puca che tenta di mettere pace, ma oltre ad un calcio subito guadagna pure l’espusione, stessa sorte anche per Vitale.

La festa con i tifosi a fine gara

Quando tutto sembra terminato, al 95′,  con l’arbitro col fischietto pronto per far terminare la gara, angolo da destra, girata col destro di Fusco e palla alle spalle di Colino. Il giocatore gialloverde si toglie la maglia e corre a festeggiare verso i propri dirigenti rannicchiati in uno spicchio di tribuna visti a distanza dalla polizia, mentre i supporters di Caivano festeggiano arrampicati sul muto di cinta sul lato opposto.

Così termina la gara, molto equilibrata, con un gioco effettivo abbastanza basso per la solita usanza di far sparire i palloni dopo il vantaggio,  con più occasioni per il Cellole, ma con una Caivanese che non si è mai abbattuta ed è rimasta viva fino alla fine.

 

 

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