“Prevenzione itinerante”. E’ il progetto realizzato dall’Asl Napoli 2 Nord per incentivare la cultura della diagnosi precoce.
Si parte venerdì 28 ottobre dal territorio del distretto 35, con il patrocinio dei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Si proseguirà, poi, nelle zone di altri distretti appartenenti All’Asl Napoli 2 Nord. Prima tappa del tour sanitario a Pozzuoli, in piazza del Mare a Pozzuoli.
I programmi di screening gratuiti sono rivolti alle donne di età compresa tra 25 e 64 anni, che possono effettuare il pap-test per la Prevenzione del tumore del collo dell’utero, alle donne di età compresa tra 50 e 69 anni (possono sottoporsi alla mammografia, per la prevenzione del tumore della mammella) e agli uomini e alle donne che hanno un’età compresa tra 50 e 74 anni, che possono ritirare il kit per effettuare il test di ricerca del sangue occulto nelle feci, per la prevenzione del tumore del colon-retto.
L’importante iniziativa prevede lo stazionamento di un camper mobile, dove sarà possibile effettuare le prenotazioni per esami mammografici, Pap Test e ritiro del kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci e ricevere.
Inoltre, ci sarà apposito personale che informerà l’utenza sulle modalità di accesso a tutti i servizi sanitari offerti dall’Azienda.
LE DICHIARAZIONI
La “La nostra iniziativa – spiega Loredana Pacelli, direttrice sanitaria del distretto 35 – va incontro alle esigenze dei residenti sul territorio dell’Asl Napoli 2 Nord – con lo scopo di accrescere l’adesione ai programmi di screening per la diagnosi precoce dei tre tumori più diffusi nella popolazione adulta: collo dell’utero, mammella e colon retto, rendendo così la presa in carico da parte dell’Asl più agevole e semplice”.
“Ribadiamo ai nostri assistiti che possono sempre rivolgersi al proprio medico di famiglia o al distretto sanitario di appartenenza per aderire ai programmi di prevenzione e sottoporsi gratuitamente agli esami – precisa Monica Vanni, direttrice sanitaria dell’Asl Na 2 Nord – la prevenzione e la diagnosi precoce restano l’unico strumento per individuare e curare un tumore nelle prime fasi di insorgenza, seppur asintomatico, aumentando così sempre più le percentuali di guarigione”.