“Il pianeta del Fuoco e del Ghiaccio”, Federica Migliaccio alla Mostra del Libro a Napoli

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Dal 13 al 16 aprile prossimo si terrà a Napoli, presso la Stazione Marittima, la IV Edizione di “Napoli, città del libro” dedicata quest’anno al compianto Piero Angela. 

L’evento, cui parteciperanno circa 100 editori con l’obiettivo di promuovere la lettura e di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di una manifestazione culturale incentrata sul libro, vedrà la presenza anche della casa editrice LFA Publisher di Lello Lucignano, il cui incipit è “pubblicare giovani, anche esordienti, senza alcun contributo”. 

E così venerdì 14 aprile presso lo stand LFA Publisher ci sarà anche Federica Migliaccio per il firmacopia del testo “Il Pianeta del Fuoco e del Ghiaccio”. 

Caivano può vantare una bella schiera di donne scrittrici: Angela Visone, Nadia Peschechera, Chiara Imbimbo, Anna Faiola, ma la giovane Federica Migliaccio non è da meno. 

Nata a Napoli nel 1987, figlia di Luigi Migliaccio, che, insieme al fratello Ludovico, io ricordo come tra i migliori dipendenti del Comune di Caivano, è laureata in Lingue per Comunicazione e Cooperazione Internazionale ed è docente di lingua cinese presso la scuola secondaria di secondo grado e di lingua inglese presso la secondaria di primo grado.

Amante da sempre del disegno e della scrittura, sin da bambina ha partecipato a numerosi concorsi artistici e letterari. 

Ho avuto modo di conoscere personalmente Federica qualche anno fa, quando presentai, in una diretta del Giornale di Caivano, due lavori di giovani caivanesi: quello di Anna Faiola “Arriverà anche domani” e quello di Federica Migliaccio “Ugo il Riccio e altre storie”. 

Il libro della Migliaccio è scritto in forma scorrevole e fluente da una giovane mamma, sensibile ed intelligente, che ha vissuto un’infanzia felice per merito di due splendidi genitori.

L’autrice, di carattere timido, che, sin da piccola si è sentita diversa dagli altri bimbi perché amante del violino e della musica classica e si è rifugiata nella scrittura per mettere in risalto il suo modo di essere, offre lo spaccato di una vita ricca di emozioni: l’ infanzia, l’amore, il percorso verso la maternità, i sensi di colpa, lo sforzo per migliorare se stessa e capire le cose veramente importanti della vita. 

Qualche giorno fa, ho ricevuto in omaggio anche il testo della fiaba illustrata “Il Pianeta del Fuoco e del Ghiaccio”, che, edito dalla LFA Publisher, sarà presentato alla IV Edizione di “Napoli, città del libro”, presso la stazione Marittima. 

È una storia scritta a “quattro mani”, a detta dell’autrice, in cui l’invenzione della madre si sposa molto bene con gli spunti creativi della figlia, una bimba di cinque anni (quante inimmaginabili risorse creative possiedono i bimbi!).

In questa fiaba, che, come tutte le fiabe è una metafora, appaiono evidenti la riflessione degli adulti e il mondo fantastico di maghi e principesse; il tutto arricchito da bellissime e significative illustrazioni per la gioia di grandi e piccini, che rendono agevole e piacevole la lettura anche per coloro che sono affetti da dislessia, una difficoltà nella lettura accurata e fluente, che si riflette spesso anche nella comprensione del testo stesso. 

La storia è molto semplice: in un pianeta, ai confini con la nostra Galassia, due principesse vivono in un mondo dominato dal Fuoco e dal Ghiaccio; la loro più viva aspirazione è evadere, non solo per uscire da un ambiente a loro ostile, ma per scoprire, esplorare, viaggiare, cercare un amico, seguire i loro sogni. 

Aiutate da un mago, con un incantesimo e con la loro inventiva riescono a fuggire e a raggiungere un pianeta fantastico, pieno di persone, animali, luoghi e soprattutto sentimenti. 

Sfruttando l’intelligenza, operando manualmente e collaborando lealmente fra loro, le due principesse possono vivere intense emozioni e realizzare i loro sogni. 

Nella sua semplicità questa fiaba offre profondi insegnamenti a tutti: nessuno può fare a meno delle emozioni, che rendono bella la vita anche se ci fanno soffrire.

“Est quisque faber fortunae suae” (ognuno è artefice del proprio destino). La massima latina è quanto mai attuale: nulla piove dal cielo, tutti ci dobbiamo dare da fare e collaborare con gli altri, (le due principesse lavorano insieme) se vogliamo trovare una soluzione ai nostri problemi, grandi o piccoli che siano. 

Questa fiaba, oltre a dilettare con la sua forma piana, scorrevole, comprensibile anche ai bambini, e con le sue bellissime e coloratissime illustrazioni (anche queste a “quattro mani”) offre a tutti grandi e piccini, un grande insegnamento morale, che stimola l’uomo a nuove ricerche per raggiungere traguardi di progresso e di civiltà. 

1 COMMENT

  1. Ci sono incontri che ti cambiano la vita ed uno di questi è stato, per me, quello con la Preside Falco. Portatrice di valori di altri tempi, eppure così moderna. Ogni chiacchierata con lei, da quando ho avuto il piacere di conoscerla in occasione della presentazione del mio primo libro, rappresenta un viaggio nella cultura, quella vera, nell’animo umano e in un vortice di sentimenti che paiono essere dimenticati. Grazie a lei e al Giornale di Caivano per questo regalo inaspettato: se è vero che in ogni libro si cela l’anima dell’autore, con la sua sensibilità è riuscita a leggere la mia e trasmetterla, come un gioco di riflessi, ai lettori del Giornale.

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