Spara allo zio, fermo convalidato: 28enne resta in carcere. E’ quanto ha stabilito il gip del tribunale di Napoli Nord nei confronti di Francesco Di Micco, il giovane di Acerra che la settimana scorsa, al termine di un raptus, aveva ferito alla gamba Filippo Di Micco, fratello del padre. Ad oggi ancora non sono chiari i contorni della vicenda: nei giorni e nei momenti precedenti al fatto non ci sarebbero stati screzi tra i due, né tra le rispettive famiglie, visto che la vittima è titolare insieme al papà dell’aggressore di una storica attività di distribuzione di bevande.
Il 28enne era stato rintracciato a Caivano poche ore dopo la sparatoria, avvenuta poco prima delle 16 nel centro di Acerra. E’ accusato di detenzione e porto di arma clandestina – una Beretta di piccolo calibro – spari in luogo pubblico e lesioni gravi. Resta a Poggioreale, confermato anche il sequestro degli indumenti indossati per eventuali tracce di polvere da sparo. Il giovane aveva incontrato lo zio che stava effettuando un giro di consegne a bordo del suo camion: improvvisamente aveva aperto la porta del veicolo facendo fuoco e colpendo il 58enne alla gamba. L’uomo era stato prontamente soccorso e trasportato alla clinica Villa dei Fiori: qui per fortuna aveva ricevuto tutte le cure e le sue condizioni erano subito sembrate non gravi. Una volta suturata la ferita all’arto inferiore, i medici lo avevano dimesso con una prognosi di trenta giorni.
Sentita la testimonianza diretta della vittima, la macchina investigativa degli agenti del locale commissariato di polizia, diretti dal vicequestore Antonio Galante, si era subito messa in moto portando al fermo del nipote qualche ora dopo mentre girava in macchina – ancora sotto choc per l’accaduto – per le strade di Caivano.
