Primo giorno di fase 2, dal nord fuga di positivi. Su 60 controlli, 14…

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Il primo giorno della fase 2 e quindi la riapertura al transito tra le regioni ha segnato, come riporta l’Ansa, un dato preoccupante per chi, forse, è letteralmente scappato dal nord italia in automobile.

14 persone sono risultate positive al test rapido per il Coronavirus effettuato ai sei caselli autostradali e alle stazioni ferroviarie del Casertano dal personale dell’Asl di Caserta, nel primo giorno in cui sono stati possibili i rientri da altre regioni.

Sono stati centottanta in totale i test effettuati su persone fermate all’uscita dei caselli del Casertano e delle stazioni ferroviarie di Caserta e Aversa, e trovate dal termo scanner con una temperatura superiore ai 37,5 gradi; per i diciotto risultati positivi al test che accerta la presenza di anticorpi nel sangue (10% del totale dei testati), è stato subito praticato il tampone.

Sul campione di 60 viaggiatori controllati provenienti dal Nord Italia è risultato positivo poco più del 23%: 14 persone. E, elemento ancor più preoccupante, nessuno di questi era consapevole di aver contratto la malattia.

Importante quindi in questa fase essere accorti con tutti in strada e avere sempre guanti e mascherina, il pericolo è dietro l’angolo.

I controlli alla stazione di Napoli
    

“Dal treno proveniente da Milano sono scesi 129 passeggeri a Napoli, nessuno aveva una temperatura oltre i 37,5 gradi e quindi non è stato effettuato alcun test sierologico”. Questo il bilancio del rigido controllo alla Stazione Centrale di Napoli coordinato da Olimpia Abbate, dirigente del compartimento Polfer per la Campania. “Sapevamo – spiega Abbate – che ci sarebbe stato un aumento dei viaggiatori stamattina ma tutti sono ma scesi o saliti sui treni rispettando la distanza sicurezza, seguendo un ordine che diventerà un’abitudine. Oltre al primo treno dal Milano aspettiamo anche quello partito da Torino che giunge alle 16,35 e un altro verso mezzanotte da Milano. Ci aspettiamo altri 350 passeggeri. Sapevamo che ci sarebbe stata un piccola invasione, avevamo monitorato la vendita dei biglietti e sapevamo che chi era rimasto bloccato fuori dalla Campania sarebbe tornato”.

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