Caivano da circa due mesi ha la pressione dell’acqua sufficiente solo a gran parte degli edifici che si trovano al piano terra. Difficoltà per tutti gli altri cittadini che nonostante paghino la salata bolletta devono attendere il proprio turno per fare una doccia calda (la scarsa pressione non fa partire nemmeno scaldini e caldaie) e per lavare gli indumenti in lavatrice.
Dopo segnalazioni al sovraordinato Mocerino, alla verifica da parte dell’acquedotto e l’articolo redatto in data 22 giugno, nulla è successo.
Col Covid è diminuita pure l’acqua, tante le segnalazioni dai cittadini
Tante, tantissime le segnalazioni giunte e dopo aver atteso troppo questa mattina siamo andati nuovamente all’ufficio tecnico di Pascarola dove il nuovo dirigente architetto Pasquale D’Alisa ci ha concesso pochi secondi per esporre l’annoso problema, prima di dire di prendere un appuntamento e la richiesta di far scrivere ai cittadini. Purtroppo Caivano è un paese sfortunato, dove arrivano persone a prendere lo stipendio e fare curriculum senza lasciare il segno.
Non ci siamo persi di coraggio, siamo andati a via Necropoli, dove sta lavorando la ditta Andreozzi per l’infinito progetto della nuova fognatura e con un piccone abbiamo aperto tre chiusini alla rotonda per verificare se fossero semichiusi, nulla di fatto.
Ora si devono fare altri controlli, ma senza l’intervento del Comune di Caivano, sarà difficile, ma non demordiamo.
Lo stesso architetto ha bloccato momentaneamente tutte le ditte che lavoravano sul territorio, con un paese letteralmente al collasso, perdite idriche, guasti e ditte che attendono di essere pagate per vecchi lavori. Tutto fermo mentre la commissione osserva inerme.
Questa la lettera da compilare e protocollare a via Don Minzoni
Lettera per ufficio manutenzione
