Commercianti nel mirino della micro-criminalità, con furti, rapine e tentati raid notturni, in via Matteotti e Corso Umberto I. Solo tre giorni fa, quattro sono stati i negozi derubati.
I negozi coinvolti
E’ accaduto alle cinque, un orario insolito per attività illecite di questo tipo. Il primo commerciante ad essere stato allertato da un conoscente, alle 5:30, è stato Enzo di “Antica Cremeria del Corso” che ha la sua attività su Corso Umberto I, al civico 241.
La serranda del negozio è stata rotta, ma i balordi non sono riusciti ad entrare all’interno; nel frattempo in via Matteotti, la gastronomia “Da Bruno” ha subito qualche danno in più.
La serranda del negozio è stata aperta e i ladri sono entrati, hanno aperto la cassa e non avendo trovato alcun contenuto, hanno abbandonato frettolosamente il locale, riversandosi sulla pasticceria “Testa”, a pochi metri da Bruno.
Lì, la cassa è stata svuotata e il bottino è stato di pochi spiccioli, successivamente, i malviventi hanno creato disordine tra gli scaffali, hanno lasciato il negozio, e solo verso le 6 hanno provato a derubare “La Frutteria”, distante pochi metri dalla pasticceria.
Anche in quest’ultimo caso, la serranda è stata aperta con un crick, che poi è stato abbandonato per terra e non ci sono stati danni particolari all’interno del negozio.
Tentativi mancati a causa dell’allerta dei vicini e delle segnalazioni ai carabinieri della tenenza locale. Un “agguato” improvviso all’alba, che lascia sospettosi i commercianti, i quali hanno deciso di tutelarsi adottando nuove misure di sicurezza denunciando tutto alle forze dell’ordine.
Clima di tensione
Il clima di tensione si è diffuso già da qualche giorno tra i residenti. Sempre negli stessi negozi, i proprietari hanno segnalato la presenza di giovani sospetti girovagare di giorno tra i negozi con un abbigliamento insolito: cappuccio scuro, mascherina e occhiali con montatura nera; altri che hanno rapinato in pieno giorno i proprietari della pasticceria “Testa”, prendendo l’incasso, altri che invece hanno rubato frutta, noccioline e addirittura conserve all’interno della “Frutteria”.
Episodi sospetti
A queste azioni, si aggiungono altri episodi che hanno lasciato sconcertati i commercianti locali. Il giorno successivo al raid, due negozianti hanno segnalato la presenza di giovani che hanno comprato merce con banconote false, altri hanno subito raggiri ma non si sono lasciati intimidire, dopo una rapina al bar Zeus a pochi chilometri di distanza, sempre sul Corso Umberto I.
Diversi fenomeni di micro-criminalità, che solo attraverso un sistema di controllo a tappeto potranno essere arginati, in una “terra” -che sembra essere davvero- “di nessuno”.