Umberto Ponticelli dopo l’infortunio in consiglio comunale, dimenticato dalle istituzioni

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Purtroppo nella società odierna mancano proprio le basi della convivenza e della fraternità. Le virtù che, prima di essere cristiane, sono umane: l’educazione, la gentilezza, la sincerità, la tolleranza, la giustizia, l’equilibrio, la disponibilità e tante ancora mancano letteralmente, mentre c’è sempre più spazio agli interessi personali e al denaro.

Vogliamo raccontare quello che è accaduto a Umberto Ponticelli, dipendente comunale presso l’ufficio tributi, e conosciutissimo in città per la sua simpatia e per le sue passioni forti: la Caivanese e la moda.

Il 26 luglio mentre era al consiglio comunale per svolgere le sue mansioni a supporto, all’interno della scuola al Parco Verde, quasi al termine dello stesso è inciampato in un banco e ha riportato la rottura del ginocchio.

Lo stesso Umberto ci ha raccontato: ‘Mi sono rialzato dopo la caduta, ma ho avvertito un dolore atroce ed ero alla porta d’ingresso, le mia urla di dolore non hanno smosso nessuno, mentre la discussione politica andava avanti. Fortunatamente il marito della consigliera Monfrecola si è accorto di me e ha chiamato i soccorsi’.

Il racconto a casa di Umberto è stato molto toccante, perchè nei suoi occhi c’era ancora il dolore fisico, ma anche quello psicologico per quello che era accaduto, infatti ha continuato a raccontare: ‘Poco dopo, il consiglio comunale è terminato e per poco non restavo solo a terra, i consiglieri che dovrebbero rappresentare la città di Caivano sono andati tutti via e solo il presidente del consiglio, Emione, ha atteso l’autoambulanza’.

Umberto è stato trasportato prima all’ospedale di Frattamaggiore, poi il giorno dopo portato a quello di Giugliano per l’operazione al ginocchio. Purtroppo gli è stata riscontrata la frattura scomposta della rotula sinistra e dopo il taglio completo del ginocchio e dopo diverse ore sotto i ferri con l’applicazione di placche metalliche è stato dimesso dopo alcuni giorni.

Dopo il dolore fisico, ingessatura e l’estate che sta passando immobile su un letto ci ha voluto raccontare la delusione per quello che non è stato: ‘Sono stato nella mia vita sempre disponibile con tutti, ma dopo l’incidente si sono dimenticati tutti di me. Non ho ricevuto visita, ma nemmeno una telefonata dal primo cittadino o da rappresentanti della giunta comunale. Consiglieri comunali che vedevo tutti i giorni non si sono degnati di una telefonata. Ringrazio il consigliere Antonio Angelino che quasi quotidianamente mi chiama per sapere del mio stato di salute e qualche mio collega, oltre a tutta la Boys Caivanese che è stata tutta a casa mia. A volte sono più ferito per il comportamento delle persone rispetto al dolore fisico. Mi aspettavo altro dopo l’incidente’

 

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